Ad oggi, sempre più banche centrali sembrano ormai avviate allo studio delle valute digitali da implementare nei circuiti tradizionali. In particolare, l’opportunità di creare CBDC, valute virtuali emesse dalle stesse istituzioni potrebbe essere l’arma del futuro ed un mezzo da adottare per non essere tagliati fuori dal progresso finanziario globale.

Valute digitali che siano la perfetta controparte delle tradizionali valute nazionali, non solo nel nome ma anche nel valore. Un obiettivo ambizioso che, secondo SWIFT, interessa ormai 9 banche centrali su 10 in tutto il mondo. Numeri che, secondo l’organizzazione con sede in Belgio, sono destinati ad aumentare sensibilmente nei prossimi mesi.

La sfida di SWIFT

Secondo le ricerche svolte da SWIFT, le banche centrali dei diversi paesi attualmente interessati nell’implementazione delle CBDC rappresenterebbero circa il 90% della ricchezza mondiale.

Un dato che non passa di certo inosservato, tanto da rappresentare un vero e proprio campanello d’allarme per le piattaforme di pagamento.

Da qui nasce l’esigenza di SWIFT, leader nei sistemi internazionali per il trasferimento di denaro, di accelerare i tempi.

“Facilitare l’interoperabilità e le connessioni tra diverse CBDC sviluppate in tutto il mondo sarà fondamentale non appena verrà realizzato il loro pieno potenziale.”

Queste le parole di Thomas Zschach, responsabile all’innovazione presso Swift, certo che il tempo del prossimo passo in avanti verso il digitale sia ormai tremendamente vicino.

L’organizzazione nutre una grande simpatia sulla possibile implementazione nei circuiti tradizionali delle valute digitali. Gli occhi sembrano guardare più all’immediato futuro che ad una remota possibilità da studiare negli anni, sintomo che le istituzioni sono sempre più interessate a tale opportunità.

I rischi di frammentazione

Secondo molte voci all’interno di SWIFT, per il momento la maggiore preoccupazione che ruota attorno alle CBDC è rivolta al rischio di frammentazione.

In particolare, il timore è che l’assenza di ponti tra monete digitali possa portare alla nascita di “isolotti digitali” indipendenti tra loro.

Uno scenario di incomunicabilità che il sistema SWIFT è tenuto ad affrontare il prima possibile, ben prima della sua effettiva formazione.

Zschach ha infatti aggiunto:

“Oggi, l’ecosistema globale delle CBDC corre il rischio di diventare frammentato con numerose banche centrali impegnate nello sviluppo delle proprie monete digitali basate su tecnologie, standard e protocolli differenti tra loro.”

Nonostante il periodo negativo delle valute digitali e, in particolare, la cattiva luce gettata sulle stablecoin dopo il tracollo di Terra (LUNA), la necessità di perseverare nella ricerca del progresso rimane fondamentale.

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