Yuan digitale

yuan digitale logoUn progetto che parte da lontano diversi anni fa (almeno dal 2013-2014) e che ora sta finalmente per diventare realtà. Un qualcosa che pochi credevano possibile, soprattutto dove quotidianamente il valore della moneta viene stabilito da una Banca centrale.

E invece sono già stati scelti i primi 750 mila utilizzatori dello yuan digitale in Cina, nell’attesa che paesi come il Sud Afrca, l’India e il Pakistan facciano presto altrettanto. Ma andiamo a vedere insieme nel dettaglio che cosa è e come funziona lo yuan digitale.

Che cosa è lo yuan digitale?

Si tratta della versione digitale della moneta cinese, che allo stesso modo delle criptovalute si appoggia ad una blockchain. Con il suo lancio il paese orientale diventa il primo colosso economico a compiere un passo simile, dopo che le Bahamas hanno fatto lo stesso a fine 2020. Oltre allo yuan in banconote e monete sono nate anche le rispettive monete digitali, che con ogni probabilità finiranno nel futuro prossimo per rimpiazzare le prime.

Con lo yuan digitale la Cina punta a spingere la sua economia digitale a livello internazionale, gli scambi con gli altri paesi e soprattutto l’utilizzo della sua moneta anche al di fuori dei propri confini. Certamente tutto questo influirà allo stesso tempo sugli scambi commerciali. Uno yuan più internazionale potrebbe essere un passo decisivo nel testa a testa commerciale con gli Stati Uniti d’America. All’economia si fonde quindi la geopolitica e si spera di contenere la potenza del dollaro.

Negli ultimi mesi il governo cinese ha effettuato diversi test riguardanti lo yuan digitale, coinvolgendo via via sempre più persone. A queste sono stati consegnati 200 yuan digitali da spendere nell’arco di una settimana in una rete di negozi aderenti all’iniziativa. L’esperimento si è rivelato riuscito e la gente ha speso il corrispettivo di più di un milione di euro in yuan digitale.

Come funziona lo yuan digitale?

Innanzitutto lo yuan digitale andrà conservato in un portafoglio elettronico (wallet) al pari di tutte le altre criptovalute. Non sarà idoneo a tal scopo un normale conto corrente bancario. Questo è un qualcosa che taglia fuori le banche dalle operazioni digitali, ponendo la Banca Popolare Cinese davanti a tutte le altre. C’è da dire che al momento in Cina ben 225 milioni di persone non dispongono di un conto bancario, magari perché vivono in campagne isolate. In questa nicchia di mercato potrebbe inserirsi ad esempio efficacemente lo yuan digitale.

Lo stato cinese ha cominciato già da un po’ di tempo a pagare almeno parzialmente in monete digitali gli stipendi dei dipendenti pubblici. Questo perché i colossi tech che gestiscono senza concorrenti le criptovalute hanno sempre messo un po’ di timore ai governanti. Il resto della storia verrà ora scritto da come il popolo cinese prenderà questa novità, che potrebbe essere guardata sia con diffidenza che con favore visti i suoi benefici.

Possiamo però anticipare che da tempo in Cina si effettuano pagamenti digitali via app e l’esempio di Alipay ha fatto ampiamente scuola per la sua popolarità. Tutto lascia credere, quindi, che una criptovaluta nazionale verrebbe accolta favorevolmente. Già in questo 2021 sono attese notizie ufficiali su un presunto lancio.

Lo yuan digitale verrà controllato dalla banca centrale cinese, detta “Banca del Popolo”, e scambiato normalmente nei canali tradizionali. Questo col fine di prendere il posto del denaro in contanti, cosa che consentirebbe ovviamente al governo cinese di controllare meglio ogni transazione. 

Che differenze ci sono tra le criptovalute e lo yuan digitale?

Specifichiamo subito che si tratta di differenze sostanziali. Mentre le criptovalute, infatti, sono completamente decentralizzate lo yuan digitale viene gestito anche per quanto riguarda il suo valore dalla Banca centrale nazionale cinese. Inoltre non garantisce il grado di anonimità proprio delle criptovalute, anzi: tutte le operazioni sono chiaramente tracciabili. Un’analogia tra i due strumenti riguarda invece l’estrema sicurezza delle operazioni e il fatto che sia davvero molto difficile che qualcuno riesca a falsificare la valuta.

Ad ogni modo per i tanti investitori in criptovalute questa notizia è davvero rivoluzionaria. Questo essenzialmente perché l’ennesimo riflettore viene acceso e puntato su un settore già in costante ascesa. Ciò significa probabilmente ancora un aumento di valore di criptovalute come Bitcoin, da sfruttare con l’acquisto diretto tramite exchange o mediante i CFD con gli appositi broker.

Nel frattempo cosa accade in Europa?

Pur non essendoci ancora nessuna notizia ufficiale trapelano diverse indiscrezioni riguardanti monete digitali emesse in futuro dalla banca centrale europea. Nessun paese al mondo può girare la faccia davanti al successo planetario riscosso dalle criptovalute. Anche perché i volumi di investimento in Bitcoin e altcoin in generale sono davvero impressionanti.

E questo vale sia per chi acquista propriamente monete digitali attraverso le piattaforme exchange che per chi specula sul loro valore attraverso i contratti per differenza (CFD). Davanti a tutto questo le grandi banche centrali non possono stare a guardare e non dimostrare interesse per le possibilità offerte dalle criptovalute. Soprattutto in epoca di pandemia, con il Covid-19 che ha sicuramente velocizzato la transizione verso il digitale.

Ecco allora che la BCE ha dato via ad una task force per approfondire l’argomento e per ipotizzare la creazione di una sua moneta digitale. Esponenti delle varie banche nazionali diranno la loro ma già sono chiari a tutti i benefici che nascerebbero per i pagamenti e qualsiasi altra operazione effettuata con questo strumento.

Bisognerà soltanto vedere quanto sul versante utilizzatori si sarà disposti ad abbandonare la privacy garantita dalle normali criptovalute, un anonimato non più possibile in un contesto simile. Per questa e per altre ragioni una moneta digitale centrale europea è possibile e auspicabile, ma non in tempi brevissimi.

Continueremo a seguire lo sviluppo dello Yuan digitale qui su Criptomane.