PayPal Criptovalute

Alla fine anche PayPal si è arreso, non potendo fare altro che aprirsi alle criptovalute. Ed ecco che chi ha un conto on line potrà finalmente comprare, vendere e conservare Bitcoin e altre monete digitali come Ethereum, Litecoin e Bitcoin Cash.

Le criptovalute quindi sono state considerate un vero e proprio metodo di pagamento al pari di un conto corrente o di una carta prepagata. Attualmente è già successo solo negli Stati Uniti d’America ma questa nuova possibilità raggiungerà nel 2021 tanti altri paesi. E senza pagare nessuna commissione avverrà la conversione tra criptovalute e monete tradizionali come l’euro.

Il presidente di PayPal, Dan Schulman, non ha potuto far altro che constatare il cambiamento di scenario che vede sempre più persone migrare verso le criptovalute per ottenere transazioni efficienti, sicure e rapide. E nello stesso tempo sempre meno persone scelgono di usare il denaro contante per le loro operazioni. Una volta che la notizia si è diffusa il Bitcoin è arrivato a valere quasi 13 mila dollari, trainando anche il valore di Ethereum verso i 400 dollari, di Bitcoin Cash oltre i 266 e di Litecoin verso i 60.

Inoltre PayPal favorirà la comprensione dell’universo delle criptovalute da parte dei suoi utenti, illustrandone vantaggi e svantaggi insieme al meccanismo della blockchain. Trattandosi di uno dei conti on line più diffusi in tutto il pianeta potrebbe davvero avere un ruolo fondamentale per far capire a tutti i vantaggi delle monete digitali. Noto per il suo estremo grado di sicurezza, PayPal è utilizzato da utenti privati ma anche da chi vende in rete e vuole assicurarsi transazioni veloci.

Come funziona PayPal con le criptovalute?

Negli Stati Uniti d’America da un po’ di tempo PayPal accetta Bitcoin e altre criptovalute come mezzo di pagamento, che così possono sostituirne altri più tradizionali. Inoltre pare che verrà integrato un portafoglio elettronico, anche detto wallet, per conservare in un luogo virtuale sicuro le proprie monete digitali.

Ma quali sono in vantaggi di questa operazione? In pratica sarà possibile effettuare transazioni su siti che accettano pagamenti in criptovalute come Bitcoin. Basterà scegliere PayPal come mezzo di pagamento e utilizzare a tal fine le nostre monete digitali. La transazione che ne verrà fuori sarà finalizzata praticamente in tempo reale e in piena sicurezza.

Tutto questo rappresenta uno spartiacque ma certamente non si tratta di un’operazione che stupisce. PayPal ha infatti sempre dimostrato di voler fornire un servizio all’avanguardia per i suoi clienti e lo ha confermato adottando le monete digitali.

Quali criptovalute sono accettate da PayPal?

Sappiamo che a parte Bitcoin ormai esistono centinaia e centinaia di cosiddette altcoin. E che continuano a nascerne di nuove senza soluzione di continuità.

Non tutte presentano lo stesso livello di popolarità e stabilità. Ecco perché PayPal ha voluto fare una selezione tra le criptovalute oggi disponibili e quindi accettare al momento solo Bitcoin, Litecoin, Ethereum e Bitcoin Cash (valuta digitale autonoma nata da un hard fork del celebre Bitcoin).

Solo quattro criptovalute sono state quindi al momento ammesse dalla piattaforma di PayPal ma questo deve consentire agli utenti di dormire su sette guanciali. In altre parole, il sistema resta estremamente sicuro come è stato fino ad oggi. La scelta esclusiva limitata a monete digitali popolari e collaudate spegne all’istante tutte le perplessità sulla decisione presa da PayPal.

Quali sono stati i primi effetti di questa rivoluzione?

C’è da dire che questa grossa novità è partita in sordina e che i volumi di scambi di PayPal in termini di criptovalute restano ancora di gran lunga inferiori a quelli messi a segno dall’exchange Binance.

Attraverso il servizio Paxos, PayPal ha incrementato i suoi volumi da 5 a 25 milioni di dollari e ciò indica che gli utenti stanno cominciando ad utilizzare il servizio per acquistare monete digitali. Ma questi numeri non possono che lasciare al momento relativamente tranquilli Binance, Coinbase e compagni. Che hanno volumi che arrivano a toccare i dieci miliardi di dollari.

Ma quali sono i motivi di questo andamento a rilento delle criptovalute su PayPal? C’è da dire che siamo soltanto agli albori di una rivoluzione e per di più solo in America sono state già implementate le criptovalute. Quando si aprirà al resto del mondo andranno sicuramente rielaborati adeguatamente i volumi complessivi.

Si conta che l’Europa saprà dire la sua a riguardo e spingere sensibilmente verso l’alto i volumi di scambi riguardanti le criptovalute. Poi magari in futuro PayPal implementerà anche altre monete digitali, che ricordiamo essere al momento soltanto quattro. Ecco che chi utilizza criptovalute diverse potrebbe entrare prepotentemente in scena.

E chissà che il cerchio non possa essere ulteriormente allargato dalle stablecoin, al momento tagliate fuori, così importanti per la cosiddetta finanza decentralizzata (DeFi). Già implementare la sola Tether, la stablecoin che movimenta la gran parte dei volumi, potrebbe rappresentare un passo molto significativo.

Cosa cambia per il mondo delle criptovalute?

Abbiamo parlato della novità lanciata da PayPal come di una piccola rivoluzione per il mondo delle criptovalute. E abbiamo già accennato all’impennata di valore che hanno avuto Bitcoin e le altre monete digitali.

Ma il vero step ulteriore compiuto dalle criptovalute riguarda la maggiore accessibilità, il diventare sempre più alla portata di tutti. Un passo avanti verso la sostituzione delle monete tradizionali fatte di banconote fisiche ma anche delle operazioni a mezzo carta di credito.

Ci può essere però anche uno svantaggio per le criptovalute in tutto questo. Va infatti evidenziato che se il Bitcoin ha raggiunto valori altissimi è anche grazie alla sua scarsità. L’operazione avviata da PayPal aumenterà certamente la diffusione globale delle criptovalute e quindi dei portafogli elettronici.

Se fino a poco fa non tutti sapevano nemmeno dell’esistenza di questi strumenti presto le cose potrebbero radicalmente cambiare. Ecco perché è da mettere in preventivo un calo del valore di Bitcoin e delle altre monete digitali nel medio-lungo periodo. Quelle illustrate sono tutte riflessioni che devono essere vagliate attentamente  da chi ha investito in criptovalute.