Tether

Il crollo di Terra e della sua stablecoin UST, avvenuto poco più di una settimana fa, ha causato un vero e proprio panico nel mercato delle stablecoin. Fra queste, coin come USDC e BUSD, hanno tenuto bene il colpo. Altre, invece, come USDN, DEI e USDT, si sono trovate sotto forte pressione soprattutto a causa della mancanza di fiducia degli investitori nei loro confronti. Tether, la società dietro USDT, è ormai da tempo sotto la lente di ingrandimento di investitori e organi di controllo finanziario.

La sensazione è che USDT, emessa da Tether, in quanto una delle stablecoin più popolari, dovrebbe sopravvivere tranquillamente a queste turbolenze di mercato e fungere da rifugio sicuro per i fondi degli investitori. Tuttavia, gli investitoti non riescono ad avere piena fiducia in USDT. Principalmente, a causa dei suoi scontri con la SEC statunitense e di riserve monetarie dalla concretezza ancora poco chiara.

La situazione è oltretutto peggiorata per via dall’alta percentuale di commercial paper nelle riserve svelate da Tether Holdings nel dicembre 2021. Il problema dei commercial paper sarebbe da rilevare nel fatto che sono beni meno liquidi delle valute fiat o titoli di stato. Quindi, in caso di crisi finanziaria, non sarebbe così facile sbarazzarsene.

Tether è stata regolarmente messa in guardia da importanti analisti e il CTO di Tether si è sempre dichiarato d’accordo con quanto con questi ultim. In questa direzione, infatti, si starebbero riducendo le partecipazioni di Tether in questi titoli e aumentando l’esposizione ai titoli di stato americani.

Tether rassicura i suoi utenti e zittisce gli haters

Infine, il 19 maggio Tether ha pubblicato un rapporto sulle sue riserve, che riflette un calo del 17% su base trimestrale della dei commercial paper, passati da 24,2 a 19,9 miliardi di dollari.

L’analisi, condotta dalla società di revisione contabile indipendente MHA Cayman, rappresenta le attività del gruppo al 31 marzo 2022.

Si deduce che il totale delle attività consolidate è di $82,4 miliardi e che queste superano le attività passive consolidate. In secondo luogo, le riserve del gruppo a fronte dei token digitali emessi superano l’importo necessario per riscattarli. Infine, si nota un aumento degli investimenti del gruppo nel mercato monetario e dei buoni del tesoro americani, che sono passati da 34,5 a 39,2 miliardi di dollari.

Il totale delle attività consolidate è di almeno 82.424.821.101 dollari.
Le attività consolidate del gruppo superano le passività consolidate.
Le riserve del gruppo a fronte dei token digitali emessi superano l’importo necessario per riscattarli.
Le attività consolidate mostrano una significativa diminuzione della scadenza media, con un’attenzione particolare alle attività a più breve termine.
Il rapporto riflette anche un aumento degli investimenti del gruppo nel mercato monetario e nei buoni del Tesoro americano, che sono passati da 34,5 a 39,2 miliardi di dollari, con un incremento di oltre il 13%.

Anche Paolo Ardoino, CTO di Tether, ha commentato il rapporto, affermando che quanto accaduto nell’ultima settimana è un chiaro esempio della forza e della resilienza di Tether. Tether è completamente finanziato e la composizione delle sue riserve è solida, conservativa e liquida.

Immagine di copertina: Muhammad Salman, Pixabay.com