hongkonghub

La seconda settimana dell’anno si preannuncia positiva per il mondo crypto, con Bitcoin che per la prima volta da dicembre sfonda il tetto dei 17.000 dollari e fa ben sperare per il futuro di tutto l’ecosistema.

Gli analisti si dicono fiduciosi mentre le compagnie lottano per riconquistare proprio quella fiducia che tanto è mancata da parte degli investitori durante tutto il 2021.

Fiducia che, stando agli annunci degli ultimi giorni, sembra imperare tra i grandi investitori istituzionali.

I maggiori centri finanziari del mondo sono in lotta per aggiudicarsi il titolo di centro globale delle criptovalute e lo scontro sarà, molto probabilmente, senza esclusione di colpi.

Hong Kong, già ai vertici della finanza tradizionale, pare essere la principale indiziata a ricoprire questo ruolo.

La proposta di Hong Kong

Che la città di Hong Kong miri a diventare presto il prossimo hub globale del mondo crypto non lo scopriamo certo oggi.

Dopo i numerosi rumors circa lo sviluppo di e-HKD, possibile nuova stablecoin ancorata al dollaro di Hong Kong, valuta legale all’interno della regione amministrativa speciale, è arrivata la conferma: Hong Kong continuerà a spingere in direzione Web3 durante il 2023.

A confermarlo è Paul Chan, segretario finanziario della città, il quale avverte che il governo cittadino non è affatto spaventato dalla serie di fallimenti che hanno caratterizzato il 2021.

Paul Chan, in carica dal 2017, ha avuto modo di parlare pubblicamente della questione soltanto qualche ora fa. In occasione di un evento pubblico a tema Web3, sarebbe stato reso noto che, negli ultimi due mesi, numerose aziende e startup abbiano avviato i contatti con il governo locale per stabilire ad Hong Kong le proprie sedi legali, a certificare il grande appeal della città all’interno dell’ecosistema crypto.

Come prevedibile, il nome di tali aziende non è stato rivelato.

La questione della sicurezza

Come ogni grande sviluppo in ambito crypto, è necessaria la massima trasparenza per garantire un livello di sicurezza soddisfacente, soprattutto alla luce dei recenti trascorsi.

A tal proposito, Paul Chan ha dichiarato:

“Abbiamo recentemente completato il lavoro legislativo per la licenza dei fornitori di servizi relativi agli asset digitali e la nuova misura entrerà in vigore nel mese di giugno.”

Il segretario finanziario ha poi ribadito che i requisiti in materia di scambi per combattere il riciclaggio di denaro e garantire la protezione degli investitori saranno conformi agli standard delle istituzioni finanziarie tradizionali.

Una promessa, quella che vede la città di Hong Kong spingere sempre più in direzione Web3, destinata dunque ad avverarsi.