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In Francia, l’autorità dei mercati finanziari Autorité des marchés financiers (AMF) sta chiedendo una regolamentazione degli operatori crypto.

In particolare, l’AMF sta spingendo per un’autorizzazione obbligatoria e più rapida delle Di queste società che non sono registrate per offrire servizi nel Paese. Si può leggere così, infatti, nelle dichiarazioni del 6 gennaio da parte della presidente dell’agenzia Marie-Anne Barbat Layani.

L’appello di Layani arriva dopo la proposta del Senato francese di obbligare gli operatori di asset digitali a richiedere una nuova registrazione in vista dell’introduzione del Regolamento sui mercati delle cripto-attività (MiCA).

“L’AMF, come il Parlamento, chiede di accelerare la transizione verso il regime di licenza obbligatoria per i fornitori di servizi non registrati”, ha dichiarato Layani.

Emulare la finanza tradizionale

“Come la finanza tradizionale, anche il settore FinTech francese deve scegliere il rigore e la tutela dei risparmiatori. Può contare sul sostegno dell’AMF in questo percorso”, ha aggiunto.

Vale la pena notare che i legislatori francesi avevano proposto di emanare nuove leggi che obbligassero le società di crypto a ottenere nuovi mandati operativi entro il 1° ottobre 2023, data in cui dovrebbe entrare in vigore il regolamento MiCa.

Attualmente, la Francia ospita diverse aziende di spicco legate alle crypto, come la piattaforma di trading Binance. Parte della registrazione per gli operatori di criptovalute include l’esame della governance e della conformità alle leggi antiriciclaggio.

La banca centrale di Francia spinge per leggi più severe

Allo stesso tempo, il governatore della Banca di Francia, Francois Villeroy de Galhau, ha ribadito l’importanza di emanare una normativa più severa sulle cryto per proteggere gli investitori dopo il recente crollo dei mercati degli asset digitali.

Secondo Galhau, la Francia dovrebbe prima emanare le proprie leggi piuttosto che muoversi con il resto d’Europa. In questo modo, a suo dire, si stabilirebbe una base solida per fungere da esempio per il resto del mondo.

Nonostante l’incertezza del Paese sulla regolamentazione delle criptovalute, la banca centrale ha già fatto passi avanti nello spazio delle blockchain.