Come ampiamente ribadito a più riprese durante il corso dell’anno, il 2022 si è rivelato un anno terribile per i prodotti su base blockchain.

Pesantissimi crolli del valore di mercato e clamorosi fallimenti hanno caratterizzato gli ultimi mesi, già ribattezzato “crypto winter”.

Dopo l’incredibile boom del 2021, il mondo delle criptovalute non ha certamente attraversato il suo periodo migliore.

Un crollo che ha interessato un po’ tutti, da Bitcoin, al suo minimo dal 2020, agli NFT, passando per le stablecoins.

Le stablecoins rialzano la testa

Stando ai dati delle ultime ore, si prospetta un weekend più che positivo per le stablecoins.

L’ultimo venerdì dell’anno segna finalmente un dato positivo, registrando enormi flussi di transazioni.

Nonostante un mercato in rosso durante le festività, il volume di scambi del settore delle stablecoins ha raggiunto cifre record durante le ultime ore.

Circa 26 miliardi di dollari, con USDT a guidare il settore con un volume di scambi vicino ai 19 miliardi di dollari.

Cifre monstre che fanno ben sperare, soprattutto alla luce del clima di sfiducia generale a seguito dello scandalo Terra (LUNA) e del fallimento di FTX di qualche settimana fa.

Segnali di ripresa

Parallelamente alla battuta d’arresto delle principali criptovalute sul mercato, il 2022 non ha risparmiato neanche le stablecoins, sorelle più “stabili” delle tradizionali valute digitali.

Monete il cui valore è ancorato a quella di una valuta fiat tradizionale, aggancio garantito da una riserva di liquidità reale, il settore delle stablecoins ha registrato ingenti perdite durante tutto il corso dell’anno.

Non c’è solo il rosso sul mercato: secondo numerosi studi a seguito dell’analisi dei dati raccolti sui principali exchange, il livello di fiducia degli utenti nei confronti delle stablecoins si è notevolmente abbassato negli ultimi mesi.

Gran parte del danno proviene direttamente dallo scandalo Terra (LUNA), il fallimentare progetto di Do Kwon i cui strascichi influenzeranno l’ecosistema crypto per chissà quanto tempo.

Nel complesso, l’ecosistema blockchain non ha certamente passato un anno pieno di soddisfazioni.

I problemi sono stati tanti e, a conti fatti, quello della minore fiducia da parte degli investitori rappresenta il principale scoglio da superare. La sfida per il 2023 appare già annunciata: riconquistare quanto è stato perso nel 2022 e, se possibile, ancora di più.

L’anno appena trascorso non può certamente dirsi pieno di sole notizie negative. Il 2022 è stato anche l’anno in cui grandi player finanziari internazionali si sono ufficialmente impegnati per entrare nel mondo crypto, ma non basta.

Serve spingere su affidabilità e trasparenza, per le compagnie ma soprattutto per gli utenti.

Continua a seguire Criptomane.com per rimanere aggiornato sugli ultimi avvenimenti in ambito blockchain e criptovalute.