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Nel corso del 2023, l’intelligenza artificiale ha indubbiamente assunto il ruolo di argomento scientifico di spicco.

Questa innovativa tecnologia sta apportando profonde trasformazioni in settori quali la medicina, la finanza, l’automazione industriale e altri ancora. Tuttavia, ciò che aggiunge ulteriore fascino al panorama tecnologico di quest’anno è la crescente speculazione riguardo alla possibile integrazione tra l’intelligenza artificiale e il mondo delle criptovalute.

Tale convergenza offre prospettive affascinanti per le transazioni finanziarie e la sicurezza informatica, sfruttando appieno le capacità di calcolo delle reti neurali artificiali per potenziare la criptografia e le operazioni blockchain.

Inoltre, l’AI potrebbe svolgere un ruolo di primo piano nell’ottimizzazione dei processi di mining delle criptovalute, rendendoli più efficienti ed ecologicamente sostenibili.

In un mondo sempre più interconnesso e digitalizzato, l’unione tra intelligenza artificiale e criptovalute potrebbe rivelarsi la chiave per affrontare le sfide e cogliere le opportunità emergenti nel futuro.

Progetti che legano crypto e IA non hanno tardato a beneficiare degli effetti positivi dovuti alla rinnovata popolarità della tecnologia. Eppure, come vedremo, non tutti sono d’accordo con tali prospettive.

Lo scetticismo dei giganti

Come naturale, non tutti condividono un’opinione positiva sul potenziale di sviluppo delle IA.

Charlie Munger, vicepresidente di Berkshire Hathaway e affidabile compagno di lunga data di Warren Buffett, è ben noto per la sua posizione scettica nei confronti dell’intelligenza artificiale.

Durante la recente partecipazione di Munger alla conferenza Zoomtopia di Zoom, ha espresso dubbi riguardo al settore dell’intelligenza artificiale, che molti investitori considerano come la prossima grande innovazione.

“Penso che sia molto sopravvalutato,e credo che probabilmente riceva più attenzione di quanto meriti.” 

In particolare, Munger ha evidenziato che l’intelligenza artificiale non è in realtà il fenomeno recente che viene spesso descritto, ma esista già da diversi anni in molteplici settori.

L’opinione sulle criptovalute

Durante l’evento Zoom, Munger ha condiviso le sue opinioni non solo sull’intelligenza artificiale, ma anche sulle criptovalute. Ha espresso in modo molto chiaro il suo punto di vista su Bitcoin e le altre valute digitali.

“Non fatemi parlare di Bitcoin, è stato l’investimento più stupido che abbia mai visto. […] La maggior parte di questi investimenti andrà a zero.”

Da tempo Munger è un critico inflessibile delle criptovalute, paragonando in passato Bitcoin a “veleno per topi” e altre valute digitali a una “malattia venerea”. Ha dichiarato apertamente il suo disagio riguardo alla loro esistenza e ha criticato coloro che sono coinvolti nel mercato delle criptovalute.

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