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Gli ultimi mesi non possono certo definirsi positivi per il mondo crypto, con pesanti cali, fallimenti più che rumorosi e Bitcoin che ha sfiorato il minimo storico da due anni a questa parte.

Tuttavia, la corsa alla rivoluzione digitale non accenna a rallentare. Il numero di detentori di criptovalute continua ad aumentare in tutto il mondo e, nonostante il periodo rosso, anche i semplici interessati al fenomeno crypto cominciano a richiamare l’attenzione degli enti regolatori.

Sembrano averlo capito anche le istituzioni, chiamate oggi a regolamentare e creare così un piano normativo sicuro e trasparente per gli utenti crypto, sempre più desiderosi ed esigenti di tutele e riconoscimenti.

L’Unione Europea si muove

Che le criptovalute siano uno strumento di indubbio valore non lo scopriamo certo oggi. Già ampiamente riconosciute dagli investitori di tutta Europa, il numero di utenti desiderosi di utilizzarle liberamente nella vita di tutti i giorni continua a crescere.

A tal proposito, l’Unione Europea non sembra voler lasciare nulla a caso. Seppur adottando una politica piuttosto aperta nei confronti della valute digitali, le istituzioni hanno l’accortezza di sperimentare ogni mezzo per rendere la vita dei cittadini più semplice e sicura durante l’utilizzo di tali tecnologie.

La BCE ha recentemente svolto e pubblicato un’indagine riguardo il miglior strumento di finanza digitale per trasferimenti di denaro internazionali. Un po’ a sorpresa, ma neanche tanto, Bitcoin non è stato valutato come l’opzione migliore per operazioni di questo tipo.

Il primato, secondo la ricerca, spetta alle valute digitali centralizzate emesse dalle stesse banche centrali, le cosiddette Central Bank Digital Currencies (CBDC).

L’indagine della Banca Centrale Europea

Le CBDC sarebbero dunque lo strumento più rapido, economico e sicuro per il trasferimento di denaro oltre i confini nazionali dei paesi membri, meglio di Bitcoin, stablecoin e banche.

I tradizionali scambi di criptovalute non soddisferebbero i criteri di affidabilità, essendo il valore delle valute digitali volatile e, soprattutto nell’ultimo periodo, imprevedibile.

La possibilità di utilizzare strumenti emessi dalle banche centrali è ritenuta dunque la migliore tra le presenti, con il vantaggio di primaria importanza per l’UE di garantire il mantenimento della sovranità monetaria.

Una visione alternativa rispetto al prospetto di una ferrea regolamentazione degli asset digitali a favore di una maggiore stabilità del valore stesso delle valute.

La BCE sottolinea ulteriormente la propria simpatia per le CBDC, strumento già testato in altre aree del mondo con risultati decisamente positivi. La stessa tecnologia è al centro dei progetti futuri di numerose istituzioni, come ad esempio la Bank of England.