Di recente, la corte d’appello del secondo circuito federale degli Stati Uniti ha respinto l’appello di Terraform Labs contro la SEC (Securities and Exchange Commission), che aveva citato in giudizio Do Kwon lo scorso Novembre. La decisione della corte d’appello conferma quanto era stato stabilito dalla corte del Distretto Sud di New York.

In un tentativo di appello, gli avvocati di Kwon hanno affermato che la SEC non avrebbe giurisdizione su Kwon e su Terraform Labs, entrambi localizzati presso la Corea del Sud (sebbene Terraform Labs sia registrata presso Singapore). Kwon stesso aveva affermato che la SEC non avrebbe giurisdizione su Terraform Labs in Dicembre 2021.

In risposta a tali affermazioni, la SEC ha obiettato che “gli intenzionali e diffusi contatti [di Terraform Labs] come la promozione presso investitori statunitensi, l’assunzione di personale residente negli Stati Uniti, e la contratrtazione con entità localizzate negli Stati Uniti” costituirebbe ragione sufficiente per determinare che, in effetti, le attività di Terraform Labs non cadrebbero al di fuori della giurisdizione statunitense.

Ecco le parole del giudice in merito:

“trovo che vi sia una specifica giurisdizione personale nei confronti di kwon e di terraform labs perché essi si sono intenzionalmente avvalsi del privilegio di fare affari negli stati uniti. Vi sono impiegati negli stati uniti, incluso il consiglio generale, cosa che credo sia indicativa”

Cosa comporterà il processo?

Il caso ha certamente grandi implicazioni, sia per il Mirror Protocol, che consentiva agli utenti di scambiare token i cui prezzi emulavano azioni statunitensi, e la più ampia rete di progetti ad esso connessi. Ciò include TerraUSD (UST), il cui drammatico crollo ad inizio maggio ha liquidato oltre 40 miliardi di dollari di valore dalle tasche degli investitori, scuotendo l’intero ecosistema crypto.

La decisione della corte d’appello ha implicazioni importanti: stabilire che vi è giurisdizione, infatti, apre le porte ad ulteriori azioni legali da parte delle autorità statunitensi, così come anche a class action da parte dei consumatori.

Il giorno 9 giugno, l’emittente sudcoreana JBTC ha riportato che la SEC stava indagando alcuni dei capi progettisti di UST, e che stava seguendo una pista di possibile riciclaggio di denaro da parte di Do Kwon.

Nel caso di un procedimento legale, Terraform Labs e le entità ad esso connesse si troverebbero a far fronte al rischio costituito dagli obblighi di reperimento legale.

Al momento, la SEC ha rifiutato di esprimere commenti in merito all’indagine in corso.

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