USA stablecoin

L’ultima grande crisi del mondo crypto non sembra intenzionata a fare prigionieri.

Uno dei colpi maggiori sembra averlo incassato Terra, progetto legato alla criptovaluta LUNA che nell’ultimo periodo ha visto pressoché azzerato il proprio valore.

Il depegging di TerraUSD, stablecoin il cui valore era ancorato al dollaro americano di cui LUNA rappresentava la principale riserva ha gettato nel panico molti investitori.

Di conseguenza, la board alla base di Terra ha recentemente proposto un hard fork in programma il 27 maggio per risollevare il progetto.

Tuttavia, la community legata all’ecosistema di Terra non sembra troppo d’accordo con questa nuova manovra.

L’annuncio dell’hard fork

Do Kwon, co-fondatore di Terra, si è detto molto rammaricato per gli effetti disastrosi che il collasso del suo progetto ha portato nelle vite dei propri utenti.

Per questo motivo, il lancio di un hard fork per tentare di ridare vita all’organizzazione è apparsa la scelta più ovvia.

Kwon intende ravvivare l’ecosistema creando una nuova chain che non sarà collegata direttamente alla stablecoin TerraUSD. La vecchia chain verrà rinominata Terra Classic (LUNC) e i titolari di LUNC e UST saranno ricompensati con la nuova criptovaluta emessa dalla chain.

Il co-creatore dell’ormai nota blockchain si dice molto fiducioso riguardo la nuova implementazione. Se il progetto verrà approvato, il prossimo 27 maggio sarà il giorno dell’ufficiale validazione del fork.

La risposta della community

Nonostante i buoni propositi, la community di Terra ha dato una risposta molto più fredda di quanto pronosticato.

Leggendo i risultati e la miriade di commenti negativi sul forum di Terra, possiamo facilmente evincere quanto gli utenti siano contrari all’idea di una fork di questo tipo.

Un sondaggio dal simile esito ha avuto luogo anche su Twitter. Pur non essendo sondaggi di governance ufficiali, il dato appare tutt’altro che rassicurante.

A metterci il carico da novanta è stato Changpeng Zhao, CEO di Binance.

Zhao si è espresso a riguardo, parlando apertamente attraverso il suo account Twitter. L’imprenditore di origine cinese ha sottolineato il suo scetticismo riguardo un possibile fork, bollando l’idea come deleteria per il valore stesso della blockchain.

Una stoccata che sembra essere in pieno accordo con il pensiero generale della community. E Changpeng Zhao non è l’unica grande mente del mondo blockchain a pensarla in questo modo.

Il crollo di Terra (LUNA) ha certamente destabilizzato l’ambiente crypto. Resta ora da capire quanto questo tracollo avrà effetto su tutto il mondo delle criptovalute. In particolare, le stablecoin appaiono oggi sensibilmente indebolite rispetto al passato in termini di popolarità, fermo restando che Terra si è sempre distinta in modo netto dalle principali criptovalute di questo tipo, soprattutto per la sua struttura finanziaria.

Anche questo, sfortunatamente, può essere un dettaglio assai manipolabile dai media meno informati a riguardo.