usaprimato

Sono giorni di grande fermento tra i tanti appassionati e investitori del mondo crypto.

Ormai nel vivo della nuova serie di manovre proposte dalla Securities and Exchange Commission (SEC), l’ecosistema dei prodotti su base blockchain e, in particolare, quello dei grandi operatori del settore inizia a porsi domande tutt’altro che speranzose per il futuro.

Il timore è che, dopo l’altisonante stop all’emissione di Binance USD, ben presto l’ente federale americano preposto alla vigilanza finanziaria potrebbe continuare a spingere per una regolamentazione più dura.

Una serie di manovre che, per alcuni, mirerebbe proprio a minare la diffusione e, insieme, lo sviluppo tecnologico dei prodotti su base blockchain sul suolo americano.

A questo punto, un diverso quesito inizia a serpeggiare tra gli analisti. Alla luce del crescente interesse nelle criptovalute, gli Stati Uniti rischiano davvero di essere scalzati come centro finanziario mondiale?

Le parole di Brian Armstrong

Nelle ultime ore, ha fatto molto discutere un tweet di Brian Armstrong, CEO di Coinbase, colosso tra gli exchange di criptovalute.

Il miliardario americano ha gelato l’ambiente con una dichiarazione che ha del catastrofico:

“L’America rischia a lungo termine di perdere il suo status di hub finanziario, senza regole chiare sulla crittografia, e un ambiente ostile da parte dei regolatori. Il Congresso dovrebbe agire presto per approvare una legislazione chiara. Le criptovalute sono aperti a tutti nel resto del mondo e gli altri sono in testa. L’UE, il Regno Unito, e ora HK.”

Armstrong non perdona l’attuale direzione degli enti federali nei confronti degli operatori del mondo crypto. Secondo il CEO di Coinbase, questa politica finanziaria scellerata potrebbe portare gli Stati Uniti a perdere il loro primato finanziario nel mondo.

Chi sarà il prossimo crypto hub?

Il dominio sulla criptofinanza è ancora tutto da decidere. Sono in molti a contendersi il titolo di centro mondiale delle criptovalute anche se, indubbiamente, i principali candidati sono già svelati da un pezzo.

Occhi puntati in particolar modo su Hong Kong. Il governo esprime da diversi mesi posizioni del tutto favorevoli e aperte al mondo delle criptovalute, lasciando circolare spesso più di un’indiscrezione.

È indubbio che la politica giocherà un ruolo fondamentale in quello che si preannuncia come un vero e proprio scontro aperto tra superpotenze finanziarie.

Siamo ancora lontani dall’avere un quadro normativo sufficiente a regolamentare le valute digitali e, allo stesso tempo, a proteggere gli utenti dalle insidie di un mercato ancora da scoprire. E chi si muoverà in ritardo sarà, con ogni probabilità, relegato alle ultime posizioni del tracciato.