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Ore nere per le criptovalute, in particolare per i grandi exchange e operatori legati al mondo blockchain.

La Security and Exchange Commission (SEC), ente federale degli Stati Uniti che svolge il ruolo di vigilante in materia finanziaria, è tornata a stringere su criptovalute e prodotti digitali.

La versione gemella made in USA dell’italiana CONSOB è tristemente nota nel mondo crypto per essere, da diversi anni, una vera e propria spina nel fianco delle più grandi istituzioni a trazione crypto.

Più di una volta, gli obiettivi della SEC in merito a trasparenza e sicurezza non si sono rispecchiati nelle aziende analizzate, comportando perdite ingenti e rallentamenti sulla tabella di marcia.

In questi giorni, numerosi cambiamenti sembrano in procinto di essere attuati per rendere la vita degli operatori ancora più difficile.

Lo stop a Paxos

Uno dei prodotti a tema crypto più chiacchierati degli ultimi mesi è certamentente Binance USD, ambizioso progetto figlio del colosso Binance. Si tratta di una stablecoin ancorata al dollaro americano, emessa sul mercato in collaborazione con l’azienda statunitense Paxos Trust.

Recentemente, un avviso di garanzia della SEC nei confronti di Paxos aveva fatto presagire il peggio per Binance USD. Detto fatto: il Dipartimento dei Servizi Finanziari di New York (NYDFS) ha formalmente ordinato l’immediata cessazione dell’attività di emissione di Binance USD.

Secondo l’ente, BUSD sarebbe una security non registrata. A Paxos sarà concesso di continuare a gestire le operazioni di rimborso per quella che, ad oggi, è la terza stablecoin per capitalizzazione di mercato.

Un duro colpo per la società di Changpeng Zhao, il quale ha subito aggiornato i propri follower su Twitter condividendo, tra l’altro, il pensiero del crypto influencer Miles Deutscher circa l’inconsistenza delle accuse della SEC.

Le prossime mosse

Come se non bastasse, la SEC potrebbe avere in serbo altre manovre ad alto impatto su tutto il mondo crypto.

Secondo quanto riportato da Bloomberg, gli esperti si aspettano presto una nuova mazzata da parte dell’ente americano. Per molti, La SEC potrebbe presto impedire a fondi speculativi, fondi pensione e grandi investitori privati di operare a stretto contatto con i crypto custodians.

L’operazione mirerebbe a complicare le operazioni di custodia e gestione di capitali in criptovalute da parte delle aziende del settore. Un cavillo che costringerebbe molti enti a dover spostare ingenti quantità di capitale e che, con tutta probabilità, li esporrebbe a ulteriori controlli da parte delle entità federali.

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