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Ripple contro SEC: a che punto è il processo più lungo del mondo crypto

Doveva essere l’anno della ripresa e, per certi versi, in alcune settimane è sembrato effettivamente esserlo.

La community delle criptovalute aveva certamente grandi speranze per questo 2023. Il mercato ha saputo regalare sprazzi di gioia ai tanti appassionati de mondo crypto, con Bitcoin che sembrava aver raggiunto un importante punto di stabilità oltre la soglia dei 30.000 dollari.

La resistenza è poi crollata e così Bitcoin, che si attesta ora intorno ai 27.000 dollari. In ogni caso, rispetto al catastrofico andamento che ha caratterizzato un 2022 ben al di sotto delle aspettative, non si può certamente parlare di un mercato al ribasso, almeno rispetto all’inizio dell’anno.

Tuttavia, il 2023 è caratterizzato da un’altra grande battaglia: quella tra i grandi player del settore crypto e la SEC. Nel giro di pochi mesi, lo storico nemico di Ripple pare aver dichiarato guerra a tutti i maggiori operatori. Ma a che punto è il loro ormai celebre scontro?

Tensione in casa Ripple

Quello tra Ripple e la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti è un caso ormai ben noto all’interno della community crypto. Eppure, allo stato attuale, nessun passo in avanti sembra essere stato fatto nel lunghissimo cammino che dovrebbe portare ad una soluzione.

Una vera e propria guerra di logoramento quella della SEC e che, apparentemente, comincia a dare i suoi frutti, almeno all’interno della community di Ripple.

La lunghezza del processo sembra aver avuto effetto sugli ultimi progetti della compagnia. In particolare, il poco supporto riservato da Ripple nei confronti di Liquidity Hub (LH), avrebbe infastidito non poco i fan del progetto.

L’infinita questione legale sembra aver influito in modo attivo sulla vita di Liquidity Hub, prodotto che permette alle aziende di accedere ad un pool di servizi legati a trading e, in particolare, semplifica l’accesso a fondi di liquidità.

Scontro aperto

Nell’ultimo periodo, Ripple e SEC si sono affrontate spesso anche fuori dall’aula di tribunale.

È stato in particolare David Schwartz, direttore tecnico di Ripple, che non perde occasione di rispondere al chairman della SEC Gary Gensler su Twitter.

Intanto, XRP, la criptovaluta originaria della fondazione Ripple Labs, ha fatto registrare un interessante balzo in avanti sul mercato. Pur mostrando un calo rispetto a una settimana fa, la criptovaluta segna un netto +32% rispetto al dicembre 2022.

Un dato che fa felici gli investitori e, nello specifico, quelli più vicini a Ripple e che sperano di veder presto risolta la causa che la lega alla SEC.

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Lorenzo Di Salvatore

Studente di Comunicazione Integrata per le imprese e le organizzazioni presso l'Università degli Studi di Udine.

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