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Meta: passo indietro sugli NFT?

C’è stato un periodo in cui tutto il mondo si è dovuto chiedere fino a che punto sarebbe arrivata la diffusione degli NFT.

I token non fungibili sembravano destinati ad una crescita perpetua. Un viaggio che li avrebbe portati dall’arte digitale a pressoché ogni aspetto della vita all’interno di organizzazioni complesse.

Ad oggi, seppur sarebbe ingiusto parlare di progetto fallito, è altrettanto opportuno parlare di ridimensionamento del fenomeno, soprattutto dopo gli ultimi aggiornamenti da parte di Meta.

L’azienda di Mark Zuckerberg ha infatti annunciato formalmente, dopo mesi di effettiva progettazione, di aver abbandonato l’idea di implementare la tecnologia NFT all’interno di Instagram e Facebook.

Meta e gli NFT: matrimonio finito

Fin dal memorabile annuncio di rebranding di Facebook in Meta, nome che strizza l’occhio al metaverso e alle tante tecnologie a esso connesse, l’ecosistema NFT non ha avuto un attimo di tregua.

Dal poderoso boom di popolarità alla fine del 2021 alla stagnazione, fino ai primi segnali di lento declino.

L’annuncio da parte di Meta di voler procedere all’implementazione dei token non fungibili all’interno delle proprie piattaforme sembrava aver ridato vita ad una tecnologia che, negli ultimi mesi, fatica a ritrovare la fiducia di un tempo.

E mentre il metaverso sembra muoversi, seppur a piccoli passi, verso una diffusione sempre maggiore, paradossalmente gli NFT appaiono apre più avviati nella direzione opposta.

L’annuncio ufficiale

Ad annunciarlo è stato Stephan Kasriel, responsabile finanziario della società. Meta avrebbe così deciso di fare dietrofront rispetto alle passate dichiarazioni che vedevano i token non fungibili sempre più vicini ai social network amministrati dall’azienda di Mark Zuckerberg.

Secondo Kasriel, pesa la volontà di ricercare nuove soluzioni per supportare i creators. Una vera e propria dichiarazione di sfiducia verso gli NFT.

Moltissimi utenti e appassionati dei non-fungible tokens vedevano negli annunci di Meta un vero e proprio faro nell’oscurità. Oggi, la doccia gelata rischia di minare le già deboli speranze attorno a tutto l’ecosistema NFT.

Eppure, la notizia ha lasciato perplessi in molti. Fino a qualche mese fa, era impensabile anche solo immaginare una divisione tra metaverso e token non fungibili, per via delle connessioni quasi naturali tra le due tecnologie.

Oggi però, Meta sembra aver deciso di puntare tutto su una strada differente. Il delicato argomento della proprietà delle opere digitali resta ancora acceso ma, almeno per il momento, gli NFT saranno costretti a tirarsene fuori, almeno sulle piattaforme di Meta.

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Lorenzo Di Salvatore

Studente di Comunicazione Integrata per le imprese e le organizzazioni presso l'Università degli Studi di Udine.

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