Goldman Sachs

Wall Street si sta muovendo a grandi passi verso il mondo delle crypto. Goldman Sachs, infatti, da adesso offre prestiti garantiti da Bitcoin, come riporta Bloomberg.

Lo strumento di prestito garantito ha permesso a un mutuatario di utilizzare Bitcoin (BTC) come garanzia per un prestito in contanti. In base a questo accordo, un possessore di bitcoin è in grado di ottenere valuta fiat (in questo caso dollari statunitensi), inserendo i propri BTC come collaterale nei confronti della banca.

Di conseguenza, se il prezzo di Bitcoin scende, al mutuatario può essere richiesto di aumentare il suo collaterale. Il rischio principale, a questo punto, si rivela essere lo scenario in cui il prestatario non riesca ad raggiungere la quota di BTC necessaria per rimettere in ordine il collaterale. Questo scenario, quindi, porterebbe alla liquidazione.

Goldman Sachs rinfoltisce la lista di istituti bancari impegnati con le crypto

Le notizie riguardanti Goldman Sachs sono certamente molto interessanti. Si tratta infatti di una novità, per istituti bancari di questo calibro, a causa della struttura e della gestione del rischio di questa tipologia di prestito.

Recentemente i prestiti sostenuti da BTC sono diventati popolari tra le società che si occupano di mining. Queste, in quanto aziende con entrate in BTC, hanno comunque la necessità di pagare spese e costi operativi in dollari USA o altre valute. A partire da ciò, di conseguenza, i prestiti in valuta fiat con collaterale in BTC sono diventati sempre più comuni.

Goldman Sachs si aggiunge ad altri istituti finanziari in questa corsa all’oro digitale, tra cui BlackRock (BLK). Quest’utima, in particolare, ha di recente partecipato a un round di finanziamento di 400 milioni di dollari per la società di stablecoin USDC Circle.

Non solo banche, anche il mercato immobiliare prova ad adeguarsi alle nuove tendenze

A febbraio, Propy (società immobiliare statunitense) si è lanciata in un progetto che ha richiamato molta attenzione negli states. Infatti, è stata la prima agenzia immobiliare ad aver venduto un NFT sostenuto da un bene immobile. La casa, situata a Tampa, Florida, è stata venduta ad un prezzo di $653k (210 ETH).

Questa settimana, invece, Propy ha annunciato che i clienti saranno in grado di porre i propri beni digitali come garanzia per le acquisizioni immobiliari effettuate attraverso Abra Borrow, un servizio di prestito di crypto. La crypto che viene data come pegno su Abra viene poi utilizzata per prendere in prestito dollari statunitensi da utilizzare nell’acquisto di immobili.

Indipendentemente dal modo in cui la transazione venga effettuata (fiat, crypto o NFT), viene comunque registrata sulla blockchain, che alla fine funge da quadro legale e tecnico di riferimento per tutti gli individui che hanno preso parte alla transazione.

Immagine di copertina: Dan De Luca, flickr.com