Burger King: nei ristoranti parigini nuovo servizio pagabile in criptovalute

Dopo i tristi risultati raccolti sul mercato nel corso di praticamente tutto il 2022, il mondo delle criptovalute sembra ora in una lenta ma decisa risalita.

Con Bitcoin a fare al tempo stesso da apripista e da ago della bilancia, con Ethereum a seguirne quasi fedelmente l’andamento, soprattutto in termini di capitalizzazione di mercato, le criptovalute tornano a farsi sentire sul mercato.

Recentemente, una notizia che ha a che fare con un colosso dei fast food ha dato modo ai crypto enthusiast di sorridere ancora di più.

Si tratta di Burger King, che con le sue filiali parigine è pronto a siglare una vera e propria unione rivoluzionaria sia per quanto riguarda il settore della ristorazione che per quello delle crypto.

Aria di rivoluzione

I ristoranti parigini della multinazionale americana offriranno presto un servizio pagabile interamente in valute digitali.

No, non si tratta di panini e bevande. La collaborazione con Instpower, azienda provider di dispositivi per la ricarica di smartphone e apparecchiature digitali, segnerà una svolta nella storia di Burger King.

Secondo l’annuncio ufficiale, i dispositivi per il noleggio dei power bank targati Instpower saranno collegati ad Alchemy Pay e Binance Pay per permettere il pagamento del servizio attraverso criptovalute.

Una vera e propria svolta che ha generato grande fermento attorno a Burger King da parte degli appassionati del mondo crypto.

I risultati dell’annuncio

Yann Phu, CEO della distribuzione europea dei macchinari necessari al funzionamento e al noleggio dei dispositivi Instpower, ha accolto così la notizia della collaborazione con il colosso americano dei fast food:

“Questa collaborazione con Burger King a Parigi ci ha portato al livello successivo con le nostre operazioni in Europa. Le macchine di Instpower permetteranno ai clienti di alimentare i loro dispositivi mentre sono in movimento”

Il mercato dei power bank in Europa è ancora in una fase embrionale, almeno rispetto ai risultati incoraggianti ottenuti nel continente asiatico.

Ciò che è davvero interessante notare, però, resta il fatto che tale operazione rappresenta un incredibile attestato di stima verso tutto il mondo blockchain.

In un momento di grande difficoltà sul punto di vista legale, soprattutto a seguito delle tante azioni intraprese dalle Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti, notizie come questa favoriscono, anche se solo leggermente, un graduale ritorno al clima di grande fiducia di cui godevano le criptovalute nel corso del 2021.

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