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Le CBDC, o central bank digital currencies, sono, come suggerisce il nome stesso, delle valute digitali emesse e controllate da una banca centrale, esattamente come le tradizionali valute fiat.

Dei veri e propri sostituti digitali della valuta nazionale, il cui ancoraggio alla stessa permette loro di rappresentare un’alternativa sicura e, al tempo stesso, dalle molteplici funzionalità.

Sfruttare i benefici delle criptovalute potrà essere, nel prossimo futuro, un passo fondamentale per la definitiva transizione digitale del mondo finanziario.

Alcuni paesi, come l’Australia, hanno visto proprio nelle CBDC lo strumento più adatto per accelerare questo processo e non farsi trovare impreparati alle sfide della modernità.

L’annuncio della banca centrale

In un annuncio congiunto con l’Australia Digital Finance Cooperative Research Centre, la Reserve Bank of Australia ha annunciato formalmente l’inizio della sperimentazione.

Presente anche un piccolo numero di aziende del settore privato per quello che sarebbe un obiettivo molto ambizioso per la banca centrale australiana. Ben 14 i casi d’utilizzo studiati dalla RBA per la nuova valuta digitale australiana, denominata eAUD.

L’invito è rivolto anche a grandi player del settore, come ad esempio Mastercard, da sempre molto vicino all’ecosistema crypto e rinomato innovatore in ambito blockchain.

Un progetto senza precedenti che unisce le forze statali al grande bacino di imprese finanziarie di stanza in Australia, la quale si mostra più che decisa a ritagliarsi uno spazio nel mondo digitale.

Brad Jones, assistente del Governatore della Reserve Bank of Australia, ha dichiarato che:

“Lo studio pilota servirà due fini: contribuirà all’apprendimento pratico da parte dell’industria, e contribuirà alla comprensione dei politici di come una CBDC potrebbe potenzialmente apportare benefici al sistema finanziario e all’economia australiana.”

Più benessere, meno rischi

Fin dalla loro esplosione mediatica, le criptovalute hanno largamente diviso l’opinione di analisti e tecnici, anche e soprattutto riguardo alla questione della volatilità del loro valore sul mercato.

Nonostante ciò, i grandi benefici legati alle valute digitali continuano a fare gola e le CBDC, per il momento, rappresentano il compromesso ideale.

La RBA lo sa bene, e ha deciso per questo di sperimentare da subito i diversi utilizzi del nuovo strumento. Tra tutti, uno scenario in particolare è saltato all’occhio di molti: le aste di bestiame.

Un dollaro australiano digitale porterebbe infatti innumerevoli benefici, dalla velocizzazione di pagamenti e fatture digitali fino a, sorprendentemente, una maggiore efficienza nel campo delle aste.

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