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Europol, l’Agenzia dell’Unione Europea per la Cooperazione con le Forze dell’Ordine ha alzato un campanello d’allarme sulle fiorenti attività criminali nel settore della finanza decentralizzata (DeFi). Nel suo rapporto “European Financial and Economic Crime Threat Assessment 2023”, l’Europol ha lodato la solidità e la sicurezza delle tecnologie blockchain, criticando però fortemente il mondo della Finanza decentralizzata.

Le promesse della Blockchain e le insidie della DeFi secondo Europol

La tecnologia blockchain, alla base delle criptovalute e delle piattaforme DeFi, ha autonomia e privacy fra i suoi obiettivi principali. Tuttavia, l’Europol sottolinea la mancanza di controllo normativo nella DeFi, che favorisce un ambiente ormai maturo per i crimini finanziari.

Catherine De Bolle, direttore esecutivo di Europol, sottolinea: “Il nostro mondo interconnesso è usato e abusato da attori criminali coinvolti in crimini economici e finanziari”.

I truffatori sono sempre più attratti dagli NFT, noti per la loro facilità di scambio e per le opportunità legate alla proprietà digitale. L’Europol, quindi, sottolinea che la natura delle transazioni legate agli NFT potrebbe servire da tramite per il riciclaggio di denaro.

Anche il metaverso, che offre ormai servizi molto diversificati fra do loro, è entrato nella sfera finanziaria, ma non è immune da frodi e furti, segnalando un potenziale aumento di crimini informatici in questo ambito.

Europol evidenzia un caso del gennaio 2023 in cui le forze dell’ordine hanno smantellato Bitzlato, una piattaforma di criptovalute sospettata di riciclare fondi illeciti legati a entità russe sanzionate. Questa piattaforma velocizzava la conversione di criptovalute in rubli russi, per un valore stimato di 2,1 miliardi di euro, di cui parte significativa associata ad attività criminali.

Il potenziale positivo della DeFi e le nuove frontiere della regolamentazione

Nonostante gli avvertimenti, Europol riconosce che la DeFi può rivoluzionare l’ecosistema finanziario. Può favorire l’inclusione finanziaria, ridurre i costi e migliorare la trasparenza evitando l’attività di intermediari e permettendo transazioni peer-to-peer.

La Commodity Futures Trading Commission (CFTC) degli Stati Uniti ha adottato misure proattive per estendere la propria giurisdizione ai domini critici della DeFi. Dal marzo 2021, la CFTC ha nuovamente affermatp la propria autorità sugli asset digitali, dichiarando esplicitamente che alcune operazioni di finanza decentralizzara rientrino nella sua sfera di competenza. A livello esecutivo, infatti, la CFTC ha già avviato in passato procedure per violazioni in materia di antiriciclaggio. Fra queste, la procedura più importante è avvenuta nei confronti di BitMEX, nel 2020. Di recente, invece, ha emesso ordini contro tre protocolli DeFi, Opyn, Inc., ZeroEx, Inc. e Deridex, Inc. accusandoli di facilitare il commercio illegale di derivati su asset digitali.

La posizione cautelativa di Europol sulla DeFi sottolinea la necessità, quindi, di un approccio equilibrato che riconosca sia il suo potenziale di trasformazione sia i rischi delle operazioni non regolamentate. Con l’adozione di misure decisive da parte di organismi di regolamentazione come la CFTC, il panorama della DeFi è pronto a essere sottoposto a un maggiore controllo e a una maggiore supervisione affinché si possa presupporre un futuro finanziario più sicuro e inclusivo.