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Nonostante il disastroso anno appena passato in termini di valutazioni nel mercato delle criptovalute, con preoccupanti minimi toccati dalle maggiori monete digitali per capitalizzazione di mercato, la corsa alla blockchain portata avanti da moltissime tra le organizzazioni più importanti al mondo non sembra voler rallentare.

A tal proposito, le principali istituzioni mondiali preposte al controllo finanziario hanno prevedibilmente rizzato le antenne. Tra tutte la SEC, la Security and Exchange Commission degli Stati Uniti d’America, più che decisa a scongiurare una nuova FTX.

Più recentemente, anche il Wall Street Journal, una delle principali testate economico-finanziarie al mondo, sta prendendo molto sul serio le indagini in tema di criptovalute.

Le riserve di Binance

Dopo il clamoroso tonfo di FTX, exchange di criptovalute tra i più grandi al mondo che ha dichiarato bancarotta qualche settimane fa, molte società sono già corse ai ripari.

In primis Binance, colosso dei servizi legati agli asset digitali e primo exchange al mondo per grandezza e importanza.

L’azienda fondata da Changpeng Zhao ha dichiarato infatti che, a seguito del clamore mediatico generatosi dal crollo di FTX con pesantissime ripercussioni su tuttoil mercato crypto, avrebbe presto adottato nuove misure di trasparenza con i propri utenti.

Misure che, secondo un articolo del Wall Street Journal di qualche giorno fa, sono ancora lontane dall’essere attuate.

Più trasparenza, meno promesse

Il monito del Wall Street Journal è chiaro. Lo stesso titolo dell’articolo apostrofa le riserve di Binance come un “mistero” per utenti e ed enti finanziari istituzionali. Promesse disattese che non avrebbero certamente potuto trovare riscontro in azioni immediate ma che, secondo il WSJ, dovrebbero essere prese più seriamente.

È logico pensare come, a seguito della vicenda FTX, le voci finanziarie più importanti al mondo abbiano deciso di alzare i toni nei confronti delle società di criptovalute.

È necessario ricordare proprio il recentissimo allarme della Division of Corporation Finance della SEC in cui, con una nota, ha formalmente richiamato l’attenzione sui rischi di una mancata comunicazione.

Rischi che coinvolgono piccoli e grandi investitori ma che, come ha specificato la Commissione stessa, in casi catastrofici come quello occorso alla creatura di Sam Bankman-Fried, possono minare le fondamenta di tutto il mercato.

Un richiamo generale dunque, oltre che un semplice campanello d’allarme. Il rischio, come anticipato dallo stesso Changpeng Zhao, è quello di non riuscire nell’ardua impresa di riconquistare la fiducia di molti investitori.

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