Taproot, da poco approvato dalla maggioranza dei miners in tutto il mondo, costituirà il primo upgrade al protocollo di Bitcoin in 4 anni. Tale aggiornamento ha lo scopo di migliorare la privacy e l’efficienza delle transazioni e degli smart contracts. 

Cosa cambia?

Tale aggiornamento riguarda le firme digitali, ovvero l’impronta che un individuo lascia in ogni transazione che esegue. Taproot introdurrà un sistema noto come Schnorr Signaturesideato appunto dal matematico e crittografo Claus-Peter Schnorr. Tale sistema fornisce la possibilità di produrre un’unica firma per transazioni complesse che coinvolgono indirizzi multipli. Un indirizzo è un codice identificativo che consente l’esecuzione di transazioni. Tale aggiornamento renderà le transazioni semplici indistinguibili dalle transazioni complesse, facendo sì che queste ultime e gli indirizzi ad esse associate siano meno esposti sulla blockchain e migliorando la privacy degli utenti.

Un altro miglioramento riguarda invece gli smart contracts, che sono contratti automatici utilizzabili per qualsiasi tipo di transazione. Taproot renderà gli smart contracts più economici e parsimoniosi (in termini di spazio occupato sulla blockchain). Ciò potrebbe consentire al Bitcoin un ingresso competitivo nel mondo delle DeFi apps (Decentralized Finance Apps), ovvero applicazioni finanziarie il cui scopo è quello di consentire transazioni senza la presenza di un intermediario. Al momento, Ethereum domina il mondo di queste applicazioni, ma, dopo Taproot, Bitcoin potrà contestare tale primato.

Quando sarà implementato?

Sebbene Taproot sia stato approvato con il blocco 687285, si stima che l’aggiornamento non avrà luogo sino a Novembre. Nel frattempo, vi sarà la possibilità di effettuare test che possano garantire la sicurezza dell’aggiornamento e ridurre la probabilità che qualcosa vada storto al lancio effettivo. Gli aggiornamenti, infatti, possono correre il rischio di introdurre bug in grado di compromettere la sicurezza ed il funzionamento del sistema. Ciò è quanto accaduto nel 2013, quando un aggiornamento andato storto provocò una crisi tecnica che vide Bitcoin temporaneamente diviso in due blockchain indipendenti. Tale crisi tecnica fu accompagnata da un rapido crollo della fiducia verso BTC e, consequenzialmente, del prezzo della moneta, la quale perse il 23% del proprio valore.

Per tale ragione, allo scopo di evitare uno scenario analogo, è stato ritenuto opportuno avere tempi di testing più prolungati.

Nell’ipotesi che Taproot sarà implementato con successo, l’usabilità, la sicurezza e l’applicabilità della Bitcoin blockchain miglioreranno significativamente, e ciò potrebbe portare ad un incremento del valore della moneta. Per tale ragione, in vista di tale momento, comprare BTC potrebbe rivelarsi un buon investimento a lungo termine.