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La Silvergate Bank sta cessando le proprie attività, ma ha assicurato che tutti i depositi dei clienti saranno interamente rimborsati.

Silvergate, storia di un fallimento che non è legato unicamente alle crypto

Un altro pilastro apparentemente sano dell’industria delle crypto ha infine ceduto. Silvergate Capital Corporation, la holding della Silvergate Bank, ha annunciato ieri la sua intenzione di chiudere completamente i battenti.

Nel suo comunicato stampa, la banca californiana ha indicato che si sottoporrà a liquidazione volontaria “in modo ordinato e in conformità con i processi normativi applicabili”. La banca ha dichiarato che tutti i depositi dei clienti saranno interamente rimborsati e che sta attualmente cercando di capire come risolvere le richieste di risarcimento e preservare il valore delle sue attività.

All’inizio del mese Silvergate aveva già dichiarato alla Securities and Exchange Commission (SEC) di essere “meno che ben capitalizzata” e di stare “rivalutando la propria attività”. La società ha anche ammesso di essere incerta sulla sua capacità di continuare a operare. La notizia ha fatto tremare il settore delle crypto, con aziende importanti come Coinbase, Paxos, Circle, Galaxy Digital e CBOE che hanno rapidamente annunciato di aver sospeso le transazioni da e verso Silvergate.

Di conseguenza, l’intero settore e gli investitori erano già entrati in allarme, prevedendo un finale amaro per la banca statunitense e conseguenze negative per l’intera industria.

Successivamente, la banca californiana ha deciso di interrompere il Silvergate Exchange Network (SEN), che utilizzava per consentire ai clienti di scambiare le valute emesse dai governi con le criptovalute.

Silvergate aveva precedentemente rivelato una perdita di 1,05 miliardi di dollari nel quarto trimestre del 2022 a causa della “crisi di fiducia” che il settore delle criptovalute ha vissuto dopo il crollo di FTX. Tuttavia, l’ex presidente della FDIC Sheila Bair ha dichiarato ieri a Bloomberg che “i problemi di Silvergate [erano] legati ai rischi bancari tradizionali – mancanza di diversificazione, errori di maturità – quanto alla sua esposizione alle criptovalute”.