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Che i paesi africani fossero enormemente interessati alle possibilità offerte dal mondo delle criptovalute non lo scopriamo di certo oggi.

Attraverso una ricerca di mercato condotta da Finder, veniamo a sapere come la Nigeria sia il primo paese al mondo per percentuale di investitori.

In testa alla classifica mondiale

A guidare dunque la speciale classifica di investitori in criptovalute, in relazione alla popolazione nazionale online, ci sarebbe dunque lo stato africano della Nigeria.

Secondo la ricerca infatti, un buon 24,2% di cittadini nigeriani sarebbe attivamente impegnato nella detenzione di un qualsiasi tipo di criptovaluta. A seguire, la Malaysia con il 18% e l’Australia con un buon 17,8%. A sorpresa, il Giappone occupa l’ultimo gradino di questa particolare classifica con solo il 4,6% dei propri cittadini su internet detentori di criptovalute.

Neanche a dirlo, la criptovaluta che ha maggior successo in Nigeria è certamente il Bitcoin. La madre di tutte le criptovalute è infatti detenuta dal 66,5% dei possessori di criptovalute. Al secondo posto in pianta stabile troviamo Ethereum, con il 23,8% di investitori nigeriani che si fidano del progetto di Vitalik Buterin.

I primi passi del nuovo progetto

Come prevedibile, i dati riguardo l’ampio ricorso ad investimenti in questo settore da parte dei cittadini nigeriani rispecchia non solo le particolari condizioni economico-sociali del paese, ma anche e soprattutto le peculiarità intrinseche del mondo crypto.

Certo è che gli ultimi sviluppi politici legati proprio al lancio di una nuova criptovaluta nazionale nello stato africano aiutano a comprendere meglio il quadro statistico che abbiamo di fronte.

Si tratta di eNaira, moneta digitale che sarà legata alla banca centrale nigeriana annunciata per il prossimo futuro.

Per le autorità non ci sono dubbi: il lancio della valuta digitale nazionale sarà un gigantesco passo in avanti per la lotta al mercato nero, oltre che un vero e proprio salvagente finanziario per quella parte di popolazione che si vede ancora tagliata fuori dal servizio bancario nazionale.

Criptovalute che si presentano dunque come un vero e proprio destino inevitabile nel percorso della Nigeria. I cittadini sono evidentemente entusiasti delle opportunità offerte dal mondo crypto e le istituzioni, d’altronde, progettano una strada tutt’altro che in salita per l’evoluzione digitale del paese.

La volatilità delle valute digitali non spaventa più di tanto, soprattutto se a fare da contraltare si guarda alla grande inclusività che il mercato offre agli investitori di qualunque dimensione. Almeno per il momento, non c’è posto migliore della Nigeria per essere appassionati di criptovalute, almeno per quanto riguarda il panorama finanziario.