Nuovi Marchi

Contrariamente a quanto ci si aspetterebbe in un clima di generale scetticismo nei confronti delle criptovalute, i giganti dei servizi finanziari Visa, PayPal e Western Union sono stati tra le compagnie degne di nota ad inoltrare richiesta di deposito di nuovi marchi relativi a prodotti riguardanti le criptovalute ed il Web3.

Per quanto riguarda i depositi Visa, la compagnia starebbe contemplando l’apertura di un servizio di wallet di criptovalute, descrivendolo in questo modo:

“un software che consentirà agli utenti di visualizzare, accedere, conservare, monitorare, gestire, comprare, inviare, ricevere, trasmettere e scambiare valute digitali, valute virtuali, criptovalute, asset digitali e blockchain, e nft”

Visa potrebbe anche aprire un negozio nel metaverso, con l’intenzione di “fornire ambienti virtuali in cui gli utenti possano interagire per scopi ricreativi, di svago o di intrattenimento, accessibile nel mondo virtuale”.

Riguardo PayPal, la sua richiesta di deposito del marchio cita la parola “crypto” 18 volte, e descrive il programma in questo modo:

“un software scaricabile atto a inviare, ricevere, accettare, comprare, vendere, conserare, trasmettere, commerciare e scambiare valute digitali, valute virtuali, criptovalute, stablecoin, asset digitali e blockchain, asset digitalizzati, token digitali, token crypto e utility  token”

Al momento, PayPal già consente ai propri utenti l’acquisto di Bitcoin (BTC), Ethereum, (ETH) e Litecoin (LTC), permettendo l’invio a wallet terzi.

Infine, per quanto concerne Western Union, la sua richiesta di deposito sembra coprire qualsiasi aspetto immaginabile dei pagamenti digitali, includendo:

“la gestione ed il mantenimento di valute digitali e wallet elettronici”

Come le altre compagnie, anche Western Union pianifica lo sviluppo di un software scaricabile atto a generare chiavi criptografiche allo scopo di ricevere e spendere criptovalute.

Nonostante il lungo “Crypto Winter”, nuovi depositi di marchi riguardanti le criptovalute hanno continuato ad essere inoltrati più o meno costantemente, come fa notare il legale specializzato in criptovalute Mike Kondoudis su Twitter.

In ogni caso, si deve tener conto del fatto che i depositi di marchio sono spesso azioni prettamente legali e difensive, e non garantiscono che i prodotti ed i servizi coperti saranno effettivamente sviluppati. Tuttavia, essi certamente testimoniano il fatto che una compagnia riconosca un potenziale futuro mercato e voglia prepararsi ad entrarvi – o almeno riservarsi una possibilità di farlo.

Soltanto nel mese di ottobre, le richieste inerenti Web3 e gli NFT sono state numerose e provenienti da diversi brand tra cui Fender, Del Monte, Kraft, e anche da Formula Uno e dalla cantante Lizzo.

Per chiunque volesse investire in criptovalute, può farlo attraverso piattaforme di exchange o broker online.