In un recente tweet, Vitalik Buterin, co-fondatore di Ethereum, ha fatto menzione ad una futura hard fork che potrebbe migliorare la scalabilità dei rollups prima che lo sharding sia completato. Di seguito, il tweet cui si fa riferimento:

 

Secondo quanto detto dagli strateghi di JP Morgan in un report di inizio Gennaio, l’ultima fase del processo di sharding, che è critica per la scalabilità della rete, potrebbe non avvenire fino al 2023: sembra quindi che servirà ancora un altro intero anno prima che il processo sia completato.

Secondo quanto recentemente affermato da Tim Beiko, sviluppatore di Ethereum, i costi di transazione su Ethereum Layer 1 sono stati molto elevati negli ultimi mesi, e si avverte grande urgenza di fare tutto il possibile per favorire una migrazione completa dell’ecosistema verso i rollups.

I rollups sono considerati essere l’unica soluzione di scaling trustless per Ethereum nel breve e medio termine, e forse nel lungo termine. Sebbene i rollups Optimism e Arbitrum siano in grado di fornire costi di commissione fino ad otto volte più bassi di Ethereum L1, e gli ZK rollups siano in grado di offrire costi di commissione fino a 100 volte inferiori, questi prezzi rimangono ancora troppo costosi per l’utente medio di Ethereum.

Sharding e soluzioni a lungo termine

Buterin afferma che la nuova possibile soluzione introdotta dall’hard fork consentirebbe di aumentare ulteriormente la scalabilità dei rollups, e sarebbe già in cantiere. Questo EIP costituirebbe una soluzione temporanea, implementando il formato di transazione che sarà utilizzato nello sharding, senza che però avvenga uno sharding effettivo. Questo consentirà ai rollups di scalare fino a 2 MB per slot, consentendo delle fees più basse.

Lo sharding, che è sempre stato il piano a lungo termine per risolvere il problema delle commissioni, consentirebbe di aggiungere quasi 16 MB di spazio dedicato per blocco, utilizzabile dai rollups. Tuttavia, affinché tale soluzione possa essere completamente sviluppata e implementata, è necessario molto tempo: basti pensare che lo sharding è stato ipotizzato già nel 2013, e tuttavia ad oggi non è ancora stato implementato. Si prevede che esso sarà operativo in concomitanza con la migrazione al proof-of-stake, che pure è uno dei progetti a lungo termine di Ethereum.

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