decentralandcrollo

Durante gli ultimi mesi del 2021, un altro grande fenomeno legato a blockchain e asset digitali ha conquistato i riflettori insieme alle criptovalute: il metaverso.

Il tentativo di creare un universo digitale alternativo, in cui muoversi attraverso avatar che interagiscono in eventi e attività virtuali ha fatto gola a molti, soprattutto alle aziende più vicine al settore tech.

Il noto rebranding di Facebook come Meta, azienda madre di tutti gli altri prodotti detenuti dalla creatura di Mark Zuckerberg, ha certamente contribuito all’esplosione del fenomeno.

A mesi di distanza dal periodo di massima lucentezza dei prodotti legati al metaverso, l’interesse sembra essere definitivamente crollato, per un motivo o per un altro.

Le ombre su decentraland

Una delle maggiori piattaforme ispirata alla concezione di un universo digitale alternativo è certamente Decentraland, noto progetto tra i più celebri durante il periodo di espansione del fenomeno.

Basato sulla blockchain di Ethereum, Decentraland e il rispettivo token, MANA, hanno raggiunto un enorme successo anche tra le varie celebrità e i vari brand che vi si sono avvicinati, chi per motivi di marketing chi per motivi puramente speculativi.

Con un ath di 5,85 dollari e una capitalizzazione di mercato di oltre un miliardo di dollari, MANA è stato per molto tempo uno dei token in cui erano riposte le aspettative più floride della community crypto.

Oggi però, nonostante l’altissima capitalizzazione di mercato, in molti sottolineano come la piattaforma stia andando incontro ad uno spopolamento sempre più evidente.

L’abbandono del metaverso

Un utente su Twitter ha fatto notare come, al momento, l’utenza giornaliera attiva su Decentraland sarebbe ristretta a sole 30 persone.

Secondo molti, i dati, provenienti da DappRadar, sarebbero imprecisi. Tuttavia, gli utenti giornalieri reali attivi su Decentraland sarebbero comunque di qualche centinaia appena.

Un dato solo leggermente più roseo dunque ma che, a conti fatti, sottolinea il sentimento comune. Decentraland e MANA conservano almeno apparentemente il proprio peso sul mercato, con un market cap che non lascia certo indifferenti, ma è innegabile notare come la passione verso il metaverso sia mutata in un debole interesse, diversamente da come molti speravano all’inizio del nuovo anno.

Un crollo che ripercorre il periodo negativo attraversato anche dalle criptovalute ma che sembra interessare particolarmente prodotti derivati dalla blockchain come metaverso ed NFT.

Questi ultimi in particolare, legati in modo imprescindibile al metaverso, condividono il grande momento di splendore durante la fine del 2021 e la vistosa discesa degli ultimi mesi e conseguente crollo di popolarità e interesse degli utenti.