Portogallo

Il Parlamento del Portogallo, l’Assembleia da República, ha respinto non una ma ben due diverse proposte di tassare Bitcoin e le crypto in generale.

Le proposte, provenienti da gruppi di minoranza di sinistra quali Bloco de Esquerda e Livre, sono state entrambe respinte durante una sessione di voto per il bilancio 2022 il 25 maggio. Quanto avvenuto è presente in un rapporto pubblicato dal settimanale economico portoghese ECO.

Il Partito Socialista, che ora è al potere e controlla la maggioranza dell’assemblea parlamentare, non ha ancora presentato alcun disegno di legge sulla questione crypto. In ogni caso, non è da escludere la possibilità che il Portogallo abbandoni l’idea di tassare le crypto, in un prossimo futuro.

Il ministro rassicura che il governo del Portogallo tasserà le crypto

All’inizio di questo mese, il ministro delle Finanze Fernando Medina ha dichiarato che il governo avrebbe iniziato a tassare le crypto. Ha anche dichiarato che il governo lavorerà sul quadro normativo, ma non ha fornito una tempistica per quando ciò avverrà.

Sulla questione, Medina si è così espresso sempre per ECO:

“Molti Paesi hanno già dei sistemi, molti Paesi stanno costruendo i loro modelli in relazione a questo argomento e noi costruiremo il nostro”

Inoltre, ha dichiarato che non dovrebbero esserci lacune nei quadri di tassazione codice che possano far sì che alcuni guadagni non siano soggetti a tassazione. A questo proposito, Medina si riferisce alle imposte pari allo 0% attualmente presenti sulle crypto, in Portogallo. Al contrario, la tassazione sugli investimenti finanziari è pari al 28%.

Mariana Mortágua, deputata del Bloco de Esquerda che si è espressa in modo estremamente esplicito sulle tasse sulle crypto, ha rimproverato all’amministrazione di non aver trovato un meccanismo per tassare le crypto prima delle elezioni.

“A prescindere dalle future normative sulle criptovalute, il nostro contributo per porre fine a questo offshore è quello di assoggettare gli asset crypto alla stessa aliquota applicabile alle plusvalenze sui redditi equivalenti”, avrebbe dichiarato di recente, come riportato da Finbold

Immagine di copertina: Agência Lusa, via Wikimedia Commons