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Il Nepal vuole lanciare la propria valuta digitale

Dopo mesi di forti ribassi nel mercato crypto, con Bitcoin che nel periodo di maggior pressione ha toccato il suo minimo storico dal 2020, il mondo blockchain sembra aver iniziato gradualmente a riprendere fiato.

Seppur lontani dall’ottimismo che si respirava nel corso del 2021, i progetti a trazione crypto continuano a moltiplicarsi in tutto il mondo.

Nello specifico, seguendo un trend che interessa sempre più paesi in tutto il mondo, il Nepal sembra ormai più che intenzionato a dar vita alla propria valuta digitale nazionale.

Il Nepal guarda al futuro

Secondo il Kathmandu Post, quotidiano nazionale nepalese, il governo sembra fare sul serio riguardo la possibile creazione e diffusione di una valuta digitale centralizzata.

La Nepal Rastra Bank (NRB) avrebbe dunque proposto una revisione della legislazione che governa le proprie mansioni per rendere possibile l’inizio dello sviluppo di un progetto volto alla creazione di una CBDC, ossia di una valuta digitale emessa da una banca centrale.

I dirigenti della Nepal Rastra Bank fanno sapere di aver valutato attentamente le possibilità e i rischi associati alle criptovalute, con studi specifici e questionari. A seguito delle dovute analisi, la banca proporrà l’integrazione di un wallet digitale separato per le operazioni bancarie digitali, studiandone in seguito le possibilità di integrazione in termini di interoperabilità con gli enti che offrono servizi di pagamento.

Sulla scia del successo

Come detto, il Nepal non è certamente l’unico paese interessato all’opportunità di distribuire una valuta digitale centralizzata.

Il più grande esempio è certamente la Cina con il suo Yuan Digitale, caso di successo che interessa particolarmente le autorità nepalesi e che, secondo indiscrezioni, sarebbe stato alla base della decisione di intraprendere questo percorso.

Anche l’Unione Europea sembra volersi portare in pari con i grandi competitors internazionali. Recentemente, la Banca Centrale Europea ha pubblicato uno studio in cui si sottolineava come le CBDC fossero lo strumento in assoluto più efficiente e sicuro per effettuare trasferimenti internazionali di denaro, scalzando le banche e addirittura Bitcoin.

Allo stesso tempo, anche il Regno Unito è al lavoro per la creazione di una valuta digitale legata alla propria banca centrale.

La proposta del Nepal potrebbe dunque trasformarsi presto in un nuovo esperimento che le autorità europee osserveranno attentamente, in virtù di un prossimo futuro. Un ulteriore banco di prova che potrebbe risultare decisivo, in primis per la popolazione nepalese.

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Lorenzo Di Salvatore

Studente di Comunicazione Integrata per le imprese e le organizzazioni presso l'Università degli Studi di Udine.

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