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Mastercard e XRP: nuova partnership in arrivo?

Con la recente crescita di interesse di colossi finanziari del calibro di BlackRock, le possibilità di vedere gli enti di pagamento più diffusi al mondo unire le forze con le principali organizzazioni del settore crypto sono tornate a crescere.

L’unione di questi due mondi rappresenta da tempo il sogno nel cassetto di tantissimi appassionati e investitori, desiderosi di utilizzare le valute digitali per gli acquisti di tutti i giorni.

L’ultimo annuncio sembra percorrere proprio questa strada, con la nuova partnership ufficiale tra uno dei player più influenti e conosciuti del mondo blockchain con il re indiscusso dei pagamenti elettronici.

Parla il fondatore di XRPL Labs

Wietse Wind, fondatore di XRPL Labs e creatore di Xumm, ha anticipato un imminente aggiornamento per integrare l’ingresso della carta di debito Mastercard nel portafoglio XRPL Xumm.

In un recente tweet, Wind ha spiegato di essere già al lavoro su questa funzionalità, concentrando gli sforzi sulla possibilità di implementare limiti personalizzati attraverso una caratteristica ben precisa denominata “Hook”.

Questa novità segue l’annuncio di nuove funzionalità per le carte hardware NFC Xumm-Tangem, che permetteranno agli utenti di caricare fino a 50 dollari in XRP sulla propria carta wallet.

Un’importante novità che preannuncia un nuovo importante step per avvicinare i circuiti finanziari tradizionali ai vantaggi della tecnologia blockchain.

Le paure degli utenti

Rispondendo alle domande sulla possibilità di collegare carte di credito a Xumm, Wind ha rivelato l’esistenza di un progetto futuro, suggerendo un’integrazione tra la custodia autonoma di Xumm e le carte di debito.

D’altra parte, un utente ha esortato Wind a evitare l’aggiunta di una commissione aggiuntiva dell’+1% per l’integrazione della carta di debito, citando le già esistenti tariffe elevate per le transazioni con carta di debito su Uphold.

Un timore più che lecito, considerando l’attenzione di numerosissimi appassionati sulla questione fees. Tuttavia, le parole del dirigente sembrano essere state in grado di smorzare il malcolntento.

Wind ha risposto sottolineando che le commissioni sono intrinseche alle carte di credito/debito e coprono servizi come assicurazioni, cashback e generazione di entrate sostanziali. Ha inoltre sostenuto che la creazione di un’infrastruttura finanziaria separata si dimostrerà vantaggiosa nel lungo periodo.

Una risposta il cui impatto andrà approfondito nelle settimane. Resta la sorpresa per quella che che sarà una delle collaborazioni più attese dell’ecosistema crypto negli ultimi anni, come spesso accade quando si parla di Mastercard.

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Lorenzo Di Salvatore

Studente di Comunicazione Integrata per le imprese e le organizzazioni presso l'Università degli Studi di Udine.

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