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La Penn diventa la prima università top US ad accettare crypto come retta

L’argomento tasse universitarie, negli USA, è un argomento sempre più caldo. Secondo dati del U.S. News & World Report, a partire dal 2008 le rette sarebbero salite in media del 79%. Questo ha portato, negli ultimi anni, ad aumenti vertiginosi dei debiti che studenti e famiglie hanno dovuto sostenere. Il tanto sperato condono dei debiti legati alle spese universitarie tarda ad arrivare, e le università americane non sono rimaste ferme ad osservare. Infatti, sempre più college stanno permettendo di pagare le rette universitarie tramite crypto, tentando anche di venire incontro alle esigenze degli studenti e delle loro famiglie. Adesso, la Penn University (Università del Pennsylvania) si è appena aggiunta alla lista.

A differenza di altri atenei statunitensi che hanno già intrapreso questa strada, però, la Penn fa parte della Ivy League. Riguardo quest’ultimo, è il gruppo di college d’élite che rappresentano il fiore all’occhiello del mondo accademico americano.

Questa novità, quindi, potrebbe ulteriormente favorire la sempre più decisa adozione delle crypto nei più disparati ambiti delle nostre vite. Ad ora, però, quello della Penn University si denota più come un esperimento che come una realtà consolidata.

L’esperimento della Penn

Al momento, l’università americana ha scelto un approccio molto cauto all’argomento crypto. Saranno infatti gli studenti di un solo corso coloro che avranno il diritto di saldare la retta tramite asset digitali. In particolare, gli iscritti al corso di economia delle blockchain e finanza digitale, un corso di 6 settimane offerto in collaborazione con Prysm Group. Quest’ultima, una società di consulenza finanziaria in ambito blockchain. 

Le altre istituzioni accademiche che si sono aperte alle crypto

La Penn University, fra le università top statunitensi, vuole cercare di spianare la strada ad un nuovo modo di coniugare eccellenza accademica e nuove tendenze tecnologiche. In questo ambito, però, c’è chi ha scelto questa strada già da diverso tempo. Fra le università statunitensi, la prima ad accettare pagamenti in Bitcoin (BTC) è stata la King’s College di New York, nel 2014. La prima al mondo, però, è stata l’Università di Nicosia, Cipro, già nel 2013.

Il mondo si apre sempre di più alle crypto, parte di circuiti di pagamento che, passo dopo passo, si stanno istituzionalizzando e diffondendo. Soprattutto, si comprende ormai quanto le tecnologie legate allo sviluppo delle blockchain possano avere risvolti molto importanti anche al di là del mero settore delle cryptocurrencies.

Giuseppe Alizzi

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