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La Lagarde attacca le crypto: “non valgono nulla, non si basano su nulla”

Christine Lagarde, Presidente della Banca Centrale Europea, ha dichiarato che le crypto non si basano su nulla. Secondo lei, dovrebbero essere regolamentate per proteggere le persone dalla possibilità di speculare su di esse con i risparmi di una vita.

La Lagarde si è così espressa durante un talk show alla televisione olandese. Avrebbe anche aggiunto che gli asset digitali non sono sostenuti da nulla. Qui riportiamo parte del suo intervento:

“Sono preoccupata per chi non comprende i rischi, per chi perderà tutto e che sarà terribilmente deluso, ed è per questo che credo che (le crypto, n.d.r.) dovrebbero essere regolamentate.

La mia modesta valutazione è che non valgono nulla, non si basano su nulla, non c’è alcun bene sottostante che funga da ancora di sicurezza.”

Al posto delle crypto, l’euro digitale sarebbe la soluzione (per la Lagarde)

La Lagarde ha anche ammesso di non detenere crypto perché vuole mettere in pratica ciò che predica. Tuttavia, si è detta ottimista sulle prospettive di un euro digitale come alternativa più sicura. si è così espressa:

“Il giorno in cui avremo la moneta digitale della banca centrale, l’euro digitale, lo sosterrò – così come lo sosterrà la BCE.”

La Commissione UE sull’euro digitale ancora in cerca di pareri

Per quanto riguarda la fattibilità di un euro digitale, la Commissione UE per la creazione di una banca centrale di valuta digitale è già al lavoro. Al momento, in particolare, sono presi in considerazione pareri da esperti in materia di economia e nuove tecnologie in ambito finanziario.

Patrick Hansen, consulente presso Presight Capital, si è espresso così sulla questione:

La scadenza per la presentazione di dichiarazioni sul tema dell’euro digitale è il 14 giugno e i seguenti soggetti sono invitati a presentare la loro opinione in merito:

Specialisti del settore dei pagamenti, prestatori di servizi di pagamento (compresi gli istituti di credito, gli istituti di pagamento e emittenti di moneta elettronica), fornitori di infrastrutture di pagamento, sviluppatori di soluzioni di pagamento, commercianti, associazioni di commercianti, associazioni di consumatori, autorità di regolamentazione e supervisione dei pagamenti al dettaglio, autorità di vigilanza antiriciclaggio, Unità di Informazione Finanziaria e altre autorità ed esperti competenti.

Per quanto riguarda l’oggetto della consultazione per l’euro digitale, la Commissione UE incaricata del processo spiega che essa ha lo scopo di raccogliere ulteriori informazioni sugli impatti previsti sui settori chiave (intermediazione finanziaria, servizi di pagamento, commercianti), sugli utenti (associazioni di consumatori), sulle camere di commercio e su altri soggetti interessati al commercio internazionale.

MEDEF, via Wikimedia Commons.

Giuseppe Alizzi

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