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Cuba è in procinto di riconoscere e regolamentare le criptovalute

L’epoca di Castro e la sua Cuba contro l’egemonia politica ed economica USA sembrava ormai lontana. Adesso, può aprirsi un nuovo, interessantissimo capitolo.

Dopo la crescente popolarità delle crypto fra gli abitanti dell’isola, adesso anche il governo sembra voler fare dei passi avanti in questa direzione. Le motivazioni di questa scelta appaiono di natura politica, oltre che economica. Regolamentare le crypto a Cuba, infatti, sarebbe un pietra miliare nella storia di questo mercato. Il socialismo cubano sembra essere ad un bivio: si sta davvero aprendo al libero mercato?

Il punto su Cuba e le criptovalute

Un comunicato sulla Gaceta Oficial afferma che la banca centrale cubana renderà note le nuove regolamentazioni riguardo le crypto. In particolare, viene sancito che il Banco Central de Cuba renderà possibile l’utilizzo di asset virtuali nella compravendita di beni. Inoltre, anche i fornitori di servizi avranno licenza di poter utilizzare tali asset nell’ambito di attività finanziarie e di credito.

La popolarità delle crypto, a Cuba, è salita da quando gli USA hanno imposto un nuovo embargo. Questo ha portato sempre più persone ad avvicinarsi a questo mercato per provare ad aggirare le limitazioni che dall’esterno tentano di rallentare l’economia cubana. Il governo, a questo punto, sembra aver captato una possibilità ghiotta. Infatti, l’utilizzo regolamentato delle criptovalute potrebbe permettere di rendere meno stringente la circolazione di denaro e beni sotto la morsa USA. Di conseguenza, una lotta cubana contro le crypto difficilmente sarebbe d’aiuto per la popolazione, soprattutto perché favorirebbe ancor di più più l’embargo statunitense.

Una sconfitta per il socialismo cubano?

Porsi questa domanda è più che lecito, ma la risposta è meno banale di quello che potrebbe sembrare.

Cuba, infatti, ha un’economia che dipende molto dall’influenza americana, sia essa positiva che negativa. E se la lotta all’economia di mercato e all’embargo statunitense è la priorità per sopravvivere, adattarsi alle possibilità che le criptovalute danno può diventare un punto focale di questa lotta. Rendere più semplice la circolazione di beni e persone è un obiettivo che un mondo liquido come quello delle crypto può favorire. Cuba, non per nulla, non può permettersi di non sfruttare questa possibilità, nella sempiterna lotta contro l’egemonia USA. Per quanto possa sembrare un controsenso, questa scelta la si può vedere come un ulteriore indizio della rivoluzione che questo settore di mercato sta apportando all’economia mondiale, passo dopo passo.

Giuseppe Alizzi

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