Coinbase cerca il riscatto dopo le accuse mosse dalla SEC (U.S. Securities and Exchange Commission). La strategia adottata, infatti, sembra essere quella di chiudere affari con altre agenzie governative statunitensi.
Al momento, la SEC sta fronteggiando Coinbase in sede giudiziaria riguardo i meccanismi di prestito offerti dal colosso degli exchange. L’azienda, dal canto suo, ha chiuso un affare da 1,36 milioni di dollari con la ICE (U.S. Immigration and Customs Enforcement) per lo sviluppo di software in ambito security. Sta forse cercando di catturare il favore delle autorità U.S.A. per operare con più libertà o addolcire le eventuali sanzioni?
La comunità crypto non è stata di certo a guardare, e le reazioni sono state di generale stupore nei confronti di un affare di questo tipo.
Naturalmente, il fatto che un’azienda così attiva sul mercato crypto si sia seduta al tavolo con un agenzia governativa come la ICE lascia ampio margine di analisi. Ciò che ha incuriosito di più, però, è stata la cifra relativamente bassa legata all’accordo appena stipulato.
Le teorie riguardanti l’affare sono molteplici. Fra queste, si pensa che Coinbase abbia stipulato un accordo a cifre così basse per non mettere a repentaglio la propria reputazione.
Quindi, si ragiona sul fatto che Coinbase valuti più vantaggioso il ritorno a medio-lungo termine. Soprattutto, qualora quest’operazione dovesse rivelarsi fruttuosa, piuttosto che ricavarne un grande guadagno economico adesso e rischiare un crack in visibilità e finanze in caso di esito negativo.
I dubbi riguardanti Coinbase, però, non finiscono qui.
Infatti, i software che dovranno essere sviluppati per la ICE saranno di financial surveillance. Questo tipo di tecnologie, in Coinbase, sono legate a stretto giro a Neutrino, start-up specializzata in blockchain analytics assimilata nel 2019.
L’assimilazione di questa azienda, infatti, aveva già allora destato non pochi rumors.
In particolare, fra i sostenitori di Neutrino vi erano membri di Hacking Team. Quest’ultima, un’impresa apparentemente rivelatasi essere un organo di spionaggio privato al soldo di regimi autoritari. Secondo alcune indiscrezioni, sarebbero anche coinvolti nel caso di Jamal Kashoggi.
Coinbase, dal canto suo, nel marzo del 2019 aveva allontanato da Neutrino coloro fossero stati a contatto con le operazioni di Hacking Team.
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