Adesso anche in UK è possibile usare Paypal con le crypto
UKRAINE - 2021/04/30: In this photo illustration, PayPal logo is seen displayed on a smartphone screen in front of cryptocurrency signs. (Photo Illustration by Pavlo Gonchar/SOPA Images/LightRocket via Getty Images)

Finalmente, dopo le dichiarazioni di agosto, Paypal ha reso disponibile l’utilizzo delle crypto sulla propria piattaforma.

Gli utenti idonei, adesso, potranno scambiare Bitcoin (BTC), Ethereum (ETH), Litecoin (LTC) e Bitcoin Cash (BCH). Un dettaglio molto importante da notare è che solo gli utenti con identità verificate potranno accedere a queste nuove funzioni.

Da agosto era cominciato il processo di lancio di questa importantissima novità, e adesso gli UK sono il primo paese dopo gli Stati Uniti a poter usufruire di questa possibilità.

Paypal ne approfitta per prendersi una fetta di mercato crypto

A primo acchito, tutto ciò potrebbe sembrare una semplice boccata d’aria fresca per tutti gli residenti UK interessati al mercato delle crypto. Invece, questa vicenda apre ad alcuni spunti di analisi molto interessanti. Anche per noi investitori e trader italiani.

Infatti, da qualche mese le banche UK stanno limitando le operazioni da e verso gli exchange cryptoQuesto, naturalmente, ha destato molta preoccupazione negli investitori. Infatti, bonifici e movimenti tramite carta di credito rimangono l’opzione preferita dalla maggior parte degli utenti. Quindi, la recente apertura alle crypto da parte di Paypal segna quello che potrebbe sembrare un piccolo passo avanti verso un utilizzo meno limitato delle piattaforme di exchange. 

Non è tutt’oro quel che luccica, però. Infatti, anche in diversi paesi europei, colossi come Binance non rendono più disponibile da mesi l’accredito di denaro tramite bonifico SEPA. Oltre a questo, sempre Binance sembra non voler fare dietro front riguardo il ban delle opzioni Futures. Tutto ciò può far pensare che le principali piattaforme di trading crypto vogliano rimanere caute nei confronti delle principali istituzioni governative e bancarie europee, perlomeno per il momento.

Una scelta come quella di Paypal, a questo punto, appare molto furba. Si inserisce così nella zona grigia fra i colossi degli exchange e le istituzioni governative e bancarie. Queste ultime, che non possono riuscire a regolamentare efficacemente il mercato delle criptovalute.

Paypal, a questo punto, potrebbe aver compiuto una di quelle scelte che potrebbe portare a uno scontro, sempre più inevitabile, fra il mercato decentralizzato delle crypto e le istituzioni centralizzate governative e bancarie?