Tre persone sono state accusate negli Stati Uniti di aver riciclato oltre 10 milioni di dollari in crypto e rischiano fino a 30 anni di carcere federale. Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha rivelato le accuse, annunciate dal Procuratore degli Stati Uniti per il Distretto Sud di New York. I capi di accusa riguardano nello specifico associazione a delinquere finalizzata alla frode bancaria e telematica, riciclaggio di denaro e furto d’identità .
Lo schema prevedeva l’arruolamento di cittadini stranieri di Cina e Taiwan residenti negli Stati Uniti per aprire conti bancari, che venivano poi consegnati agli imputati. I presunti truffatori, Zhong Shi Gao, Naifeng Xu e Fei Jiang, effettuavano transazioni, le dichiaravano non autorizzate e accreditavano i conti. Successivamente, ritiravano i fondi in contanti o li utilizzavano per acquistare criptovalute, spostando rapidamente i fondi su exchange di criptovalute esteri.
L’FBI, attraverso un’operazione congiunta che ha coinvolto l’ufficio di Oklahoma City e le squadre anti criminalità organizzata asiatica e africana, ha arrestato il trio. Il vicedirettore dell’FBI James Smith ha sottolineato l’impatto di questi schemi fraudolenti sulle istituzioni e l’importanza di scoraggiare le frodi bancarie.
Il giudice distrettuale Colleen McMahon presiederà il processo contro Gao, Xu e Jiang. Il procuratore degli Stati Uniti Damian Williams ha avvertito che queste accuse dovrebbero servire da deterrente futuro per truffatori e criminali informatici che tenteranno di usare le crypto per nascondere la propria identità e operare nell’ombra.
Le truffe crypto continuano, e continua negli US la spinta legislativa sul settore
Williams, noto per aver perseguito i membri della famigerata OneCoin, ha sottolineato l’aumento del controllo normativo sul settore delle criptovalute a seguito del fallimento di FTX e del processo al suo fondatore, Sam Bankman-Fried. L’incriminazione dei fondatori di SafeMoon da parte del Dipartimento di Giustizia all’inizio di questo mese illustra ulteriormente l’impegno delle autorità nel combattere le frodi e le attività illecite nello spazio delle crypto.
Il panorama delle cyber truffe sembra a questo punto più florido che mai. Le autorità di regolamentazione federali statunitensi stanno infatti adottando un approccio sempre più severo nei confronti del settore delle criptovalute, con proposte di legge come il Digital Asset Anti-Money Laundering Act (legge contro il riciclaggio dei beni digitali) sostenuta da una coalizione di senatori US. Questo sforzo legislativo mira ad applicare le tradizionali normative bancarie alle società di criptovalute, compresi i fornitori di wallet, i miner, gli exchange e le piattaforme di finanza decentralizzata (DeFi).