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Ormai, sono sempre di più le applicazioni che le tecnologie legate alle blockchain permettono al di là delle crypto. Anche le società che propongono soluzioni innovative in ambito blockchain sono sempre più numerose. Il loro focus principale, attualmente, è la cybersecurity. Questo perché il livello di crittografia raggiunto dalle principali blockchain permette di far convivere automazione dei processi e sicurezza in un connubio mai così conveniente in passato. Oltre alla cybersecurity, questa tecnologia viene anche usata in ambito di analisi di dati. A tal proposito, In Svezia, la polizia ha applicato il know-how sulle blockchain per analizzare efficacemente i dati a disposizione e tentare di smascherare giri d’affari illegali da milioni di dollari.

IPTV e traffico di esseri umani, in Svezia si apre il vaso di Pandora

Nel mirino delle investigazioni, in particolare, ci sarebbero le attività legate alle IPTV.

Come molti sapranno le IPTV – da noi anche chiamate “pezzotto” – sono servizi illegali che permettono di usufruire delle principali piattaforme di streaming senza la necessità di abbonamento.

In Svezia, al momento, le pene destinate ai contravventori sono irrisorie. Questo ha, inevitabilmente, portato ad una presenza sempre maggiore di utenti svedesi in possesso di una IPTV.

Ciò che però ha destato preoccupazione non è quante persone abbiano aderito a tale pratica, ma come vengano utilizzati i proventi di questa attività illegale.

Il giro di affari stimato è di 45 milioni di dollari annui, per un totale di 600k utenti IPTV. In Svezia, questo numero rappresenta il 9% della popolazione.

La polizia svedese, di conseguenza, si è adoperata affinché fossero portati alla luce quanti più dettagli sulle attività legate a questo denaro.

L’analisi forense delle attività crypto, quindi, entra in gioco. Tramite i dati estraibili dalle blockchain, infatti, è possibile estrapolare informazioni molto importanti ai fini dell’individuazione di movimenti di denaro illeciti. In questo caso, è stato possibile tracciare un percorso fra le cifre di denaro guadagnate nella vendita di IPTV e traffici illegali molto gravi. Questi ultimi, legati addirittura alla compravendita di esseri umani.

Purtroppo, date le forze ancora scarse messe in campo per combattere il fenomeno IPTV, La situazione in Svezia difficilmente cambierà a breve. Oltretutto, determinati traffici sono difficili da ricondurre a individui ben specifici. Oltretutto, sono spesso residenti in località extra-nazionali e soprattutto extra-europee. Di conseguenza, le forze di polizia svedesi possono ben poco, al momento, per combattere questo fenomeno.

Privacy, sì, ma a che costo?

Le innovazioni che le blockchain portano con sé sono potenzialmente enormi, ma anche molto difficili da controllare. La privacy è uno di quegli aspetti ritenuti fondamentali in ambito crypto. Purtroppo, quello descritto fin qui è uno di quei casi in cui le garanzie di privacy delle blockchain sono lo scudo più efficace per chiunque abbia intenzione di agire illegalmente e nell’anonimato.

La volontà dei governi, ormai lo sappiamo, è quella di poter mettere un freno all’attività incontrollata del mercato crypto. Le analisi sul perché sono molteplici, sia di ambito giuridico che economico. Questo, sicuramente, può far storcere il naso ai puristi più convinti di questo settore. Allo stesso tempo, però, la preoccupazione riguardo i giri d’affari illegali alimentati dall’anonimato raggiungibile tramite l’uso di crypto è tutt’altro che ingiustificata.