Nella giornata di ieri è stato lanciato ShibaSwap, l’exchange decentralizzato (DEX) di Shiba Inu: ciò ha prodotto un elevato consumo di gas da parte del token SHIB, il quale è ora il terzo consumatore di gas in tutta la Ethereum blockchain. Il protocollo ha già oltre 200 milioni di dollari in staking. Tuttavia, Valentin Mihov, sviluppatore di blockchain ed ex capo della sezione tecnologica di Santiment, ha recentemente affermato in un tweet che il contratto di staking di ShibaSwap potrebbe avere un difetto di progettazione decisamente rilevante:
You think about aping into #ShibaSwap for 5000% APR? I will advice you to be cautious. The staking contract allows to migrate the deposited funds and it’s currently owned by an EOA. TLDR: All the staked funds can be rugged by the devs at any moment #WarOnRugs 🚨 pic.twitter.com/1cBcJWaylV
— Valentin Mihov (@valentinmihov) July 6, 2021
Ciò che Mihov afferma, quindi, è che gli sviluppatori di ShibaSwap hanno la possibilità di liquidare tutti i fondi degli investitori in qualsiasi momento. Ciò significa che i possessori di SHIB possono essere vulnerabili ad eventuali manipolazioni o persino a truffe del tipo exit scam.
Ancora, Banteg (@banteg su twitter), uno degli sviluppatori del protocollo DeFi Yearn.Finance (YFI), ha affermato che questo difetto consentirebbe ad un unico account sulla rete Ethereum di rubare facilmente l’intera liquidità di tutto l’exchange. In risposta a questa affermazione, Banteg è stato contattato dal team di ShibaSwap. Il team ha affermato di aver messo in atto misure volte a garantire la sicurezza del protocollo. Nello specifico, gli sviluppatori dichiarano di aver trasferito la proprietà di ShibaSwap ad un account multi-firma che richiede l’immissione di 6 password private su 9 allo scopo di autorizzare una transazione. Il team ha inoltre aggiunto che intende implementare un meccanismo di timelock come ulteriore garanzia di sicurezza.