2022

Il 2022 sarà a lungo ricordato come un anno di svolta nella storia delle criptovalute.

Dopo gli straordinari risultati ottenuti durante il 2021, anno della definitiva consacrazione dei prodotti su base blockchain tra gli utenti del grande pubblico, la community crypto mondiale si aspettava un exploit degno del precedente.

Se per certi versi tale da è stato intrapreso, con l’interesse dimostrato da grandi player finanziari internazionali nei confronti delle criptovalute, dall’altro il mercato piange.

Sì, perché, a conti fatti, tutto il 2022 è stato caratterizzato da gravissime perdite, con svalutazioni che hanno portato Bitcoin al suo minimo da due anni a questa parte.

Ma non tutto è perduto. Nel pieno della crisi peggiore immaginabile, non sono poche le buone notizie.

Ecco una rapida disamina di cosa è andato e cosa no in questo anno appena trascorso.

La caduta dei giganti

Fin dai primi mesi di quest’anno, il mercato non è stato clemente con gli asset digitali.

La delicata situazione geopolitica ha avuto gravi ripercussioni sul mercato tech e in particolare su quello delle criptovalute, con valori che non si registravano addirittura dal 2020.

A maggio, tantissimi investitori sono stati costretti a una terrificante doccia gelata. Terra (LUNA), promettente progetto nel campo delle stablecoins, valute digitali il cui valore è ancorato a quello di una moneta tradizionale, rivelava tutte le sue fragilità e intraprendeva la strada del fallimento totale.

Un disastro di proporzioni enormi che interessò non soltanto la community di Terra ma tutto il mercato crypto e, in particolare, quello delle stablecoins.

A novembre, a seguito di numerose rivelazioni riguardanti le lacune nelle proprie riserve, FTX, colosso tra gli exchange di criptovalute, iniziava il cammino che l’avrebbe portato alla bancarotta.

L’ennesimo tonfo che ha contribuito a minare fortemente la stabilità del mercato.

Cosa salvare

Come annunciato, non è stato un anno completamente da buttare per il mondo crypto.

Nonostante i gelidi mesi appena trascorsi, talmente tetri da meritarsi l’appellativo di “crypto winter”, diversi annunci delle ultime settimane fanno ben sperare per il futuro della tecnologia.

Uno su tutti, il forte interessamento di enti finanziari di importanza globale che certifica il potenziale della blockchain in ambito finanziario. Un dato da non sottovalutare, soprattutto in periodi di magra per quanto riguarda la fiducia degli investitori.

Allo stesso modo, sempre più paesi parrebbero spingere con forza verso una regolamentazione delle criptovalute per consentirne l’uso quotidiano.

Motivi per iniziare il nuovo anno con i migliori auspici ce ne sono eccome. La prossima risposta del mercato sarà fondamentale per capirne la reale stabilità.