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Gli enti di regolazione in California e in diversi altri stati hanno intrapreso azione nei confronti del Nexo Group, la società madre della compagnia finanziaria Nexo, definendo il prodotto di maturazione degli interessi “titoli non registrati”.

Il Dipartimento di Protezione Finanziaria della California (DFPI) ha affermato, durante una conferenza stampa:

“questi conti con interessi sulle criptovalute sono titoli e sono soggetti alle protezioni degli investitori previste dalla legge, includendo un’adeguata informativa dei rischi connessi”

Il DFPI ha anche affermato che i tassi di interesse di Nexo, che arrivano fino al 36%, sarebbero “significativamente più alti dei tassi sul breve termine, di quelli dei titoli investment-grade, dei titoli obbligazionari e dei conti di deposito bancario”.

Il CEO di Nexo, Antoni Trenchev, ha dichiarato alla testata Decrypt, tramite messaggio, che la compagnia starebbe lavorando con gli enti di regolazione federali e statali allo scopo di adeguare i propri prodotti alle norme.

Nello specifico, Trenchev ha dichiarato:

“sin dal rilascio delle linee guida della sec sui prodotti di guadagno, conosciute come “the blockfi order”, nexo ha volontariamente cessato l’acquisizione di nuovi clienti statunitensi riguardo ai nostri prodotti di maturazione di interessi, ed ha anche cessato di offrire il prodotto ai nuovi conti dei clienti già a bordo. Nexo intende trovare una strada chiara, idealmente su scala federale, per poter fornire prodotti e servizi che ricadono sotto la regolazione degli enti finanziari”

La posizione degli altri sette stati

Gli enti di regolazione californiani non sono gli unici ad aver preso provvedimenti nei confronti di Nexo: alla California si sono infatti affiancati gli stati del Vermont, dell’Oklahoma, della South Carolina, del Kentucky e del Maryland, inoltrando alla compagnia una notifica di cessazione delle attività. Al momento, il sito ufficiale di Nexo afferma che la compagnia risulta essere registrata regolarmente in California, Oklahoma, South Carolina e Maryland.

Lo stato di Washington, che non ha ancora inoltrato la propria notifica di cessazione delle attività, ha pubblicato una dichiarazione d’imputazione nei confronti di Nexo. Ancora, lunedì pomeriggio, il procuratore generale di stato di New York Letizia James ha annunciato che lo stato avrebbe intrapreso azione legale contro Nexo per diverse imputazioni, tra cui quella di “aver falsamente affermato di essere in regola rispetto alle regolamentazioni applicabili e ai requisiti di licenza”.

Ci si aspetta ulteriori sviluppi a riguardo nel futuro prossimo.

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