In un particolare articolo del celebre quotidiano americano Usa Today, è stata portata alla luce una realtà che in molti già pronosticavano: gli esponenti delle minoranze etniche e della comunità LGBTQ in America sono più propensi ad investire in criptovalute rispetto al resto della popolazione.

La ricerca è stata condotta da Harris Poll, nota società americana di analisi e ricerche di mercato. Dai dati emerge una verità solo in apparenza sorprendente. Già in molti si aspettavano infatti che l’aspetto decentralizzato delle criptovalute avrebbe ben presto mostrato i denti, andando ad accaparrarsi quella fetta di investitori che vedono in questa particolare caratteristica una porta secondaria verso un mondo altrimenti inaccessibile.

Secondo l’azienda americana, l’etnia che in percentuale è più orientata agli investimenti in ambito crypto negli Stati Uniti è rappresentata dagli afroamericani. Circa il 23% sul totale degli intervistati appartenenti a questa etnia ha affermato di possedere delle criptovalute. A seguire, gli ispanoamericani con un buon 17% e gli asiatici con il 14%. Gli intervistati bianchi che possiedono criptovalute sono soltanto l’11%, ben 3 punti percentuali sotto il totale complessivo.

Non solo: secondo il report, circa il 25% degli intervistati appartenenti alla comunità LGBTQ detiene un wallet di criptovalute. Dato significativo, soprattutto considerando che solo il 13% del campione complessivo ha risposto allo stesso modo.

Ma qual è la motivazione che si nasconde dietro una tale tendenza?

Tra gli intervistati afroamericani, il 43% ha affermato di aver ricevuto trattamenti ingiusti da parte delle banche e degli istituti di credito. Allo stesso modo, il 39% degli intervistati appartenenti alla comunità LGBTQ ha raccontato la medesima esperienza. Dati che appaiono scoraggianti, soprattutto a fronte di un 28% del pubblico generale ad aver espresso la stessa problematica.

John Gerzema, CEO di Harris Poll, ha affermato a proposito: “C’è una lunga storia di di discriminazione nel mondo della finanza e questo può essere il motivo per cui oggi vediamo un aumento di interesse per le crypto. Perché sono nuove, aperte e hanno molte meno barriere all’ingresso del loro mondo.”

Secondo gli esperti, proprio la facilità con cui è possibile accumulare e trasferire criptovalute al giorno d’oggi rappresenta un’opportunità irrinunciabile per i membri delle comunità emarginate poiché portano con sé la speranza ed il desiderio di migliorare la propria condizione svantaggiata.

La natura decentralizzata delle criptovalute gioca dunque un ruolo fondamentale. Sempre più persone si stanno avvicinando con decisione verso il mondo crypto e l’assenza di barriere di alcun tipo sembra essere nuovamente la carta vincente.