Il mondo dell’arte si prepara ad un nuovo, pionieristico salto nel futuro. La collaborazione tra Binance, famosa piattaforma di scambio di criptovalute, e il Museo statale dell’Ermitage di San Pietroburgo segna un punto di svolta nelle modalità di fruizione e proprietà di opere d’arte.

Il comunicato

Come si legge sul sito dell’exchange, entro la fine di Agosto prenderà il via l’asta per ben 5 NFT, riproduzioni digitali di altrettante opere d’arte originali custodite all’interno del noto museo russo. Tra le opere spicca la Madonna Litta, quadro del XV secolo attribuito a Leonardo Da Vinci.

Tutti gli NFT partiranno da una base d’asta di 10.000 BUSD. Si tratteranno di vere e proprie licenze digitali messe in vendita sul portale di Binance dedicato alla compravendita di NFT, dei token non fungibili acquistabili come certificato di proprietà di un’opera digitale la cui scarsità è verificata e definitiva.

Ogni copia digitale porterà la firma di Mikhail Piotrovsky, direttore del museo. L’idea alla base di tale incredibile iniziativa è quella di esaltare la natura democratica dell’arte e del Museo stesso, oltre che un definitivo segnale di apertura verso un nuovo modo di fruizione delle opere esposte in esso.

“Gli NFT sono una nuova strada verso la democrazia, rendono i prodotti di lusso più accessibili ma allo stesso tempo eccezionali ed esclusivi. Renderemo possibili nuove opportunità, in particolare quelle digitali, che introdurranno presto le nostre collezioni e il palazzo. Porteremo a termine altri esperimenti basati sulle nuove tecnologie” ha affermato Piotrovsky.

L’austerità delle leggi russe

Se il progetto appare già di per sé un’autentica sfida, l’ostilità delle leggi russe in materia di criptovalute non rappresenta certo un comodo lasciapassare.

Lo scambio di criptovalute, così come della maggior parte dei token, è quasi completamente bloccato in Russia. Tuttavia, il supporto legale dell’Ermitage è riuscito ad aggirare in parte il titanico blocco burocratico e legale che getta ombra sul mondo crypto russo.

Attraverso la creazione di ben due copie digitali per ogni opera, una custodita dall’Ermitage stesso ed un’altra battuta all’asta, il Museo è così riuscito nella difficile impresa di smuovere le acque in più di un settore.

La mostra virtuale rappresenterà dunque non solo un’opportunità di incontro tra arte e nuove tecnologie, ma sarà anche una possibile chiave di volta per la definitiva apertura al mercato di criptovalute in Russia.

Ancora una volta, l’arte si fa dunque carico di innovazione e progresso tecnologico. A prescindere dalla qualità dei risvolti, è certo che entrambi i mondi, quelli dell’arte e delle monete digitali, terranno gli occhi puntati sull’evento attraverso la piattaforma di Binance.