L’obiettivo di integrare le valute digitali all’interno dei servizi finanziari tradizionali, e quindi di rendere utilizzabili le principali criptovalute negli acquisti di tutti i giorni è un chiodo fisso di moltissime istituzioni.

La sfida di unire indissolubilmente i lati positivi delle valute su base blockchain, come velocità e sicurezza, e i vantaggi legati alla stabilità delle valute centralizzate determinerà il prossimo futuro.

Tale fine, seppur apparentemente utopico, può trovare la propria realizzazione nella creazione di CBDC, o Central Bank Digital Currency. Si tratta di valute digitali emesse da una banca centrale che ne amministra nascita e distribuzione.

Moltissime banche centrali sono già all’opera per realizzare infrastrutture di questo tipo, spesso con risultati decisamente soddisfacenti.

Ad oggi, l’Iran sembra essere il prossimo paese in rampa di lancio per nuovi test in tal senso.

L’annuncio rivoluzionario

La Banca Centrale dell’Iran avvierà un progetto pilota relativo all’introduzione di una Central Bank Digital Currency (CBDC) all’interno dei propri circuiti finanziari tradizionali.

Secondo l’ufficio stampa della Camera di Commercio, Industrie, Miniere e Agricoltura, il progetto avrà inizio questo giovedì.

L’annuncio arriva dopo che la banca centrale aveva pubblicato, lo scorso agosto, un documento che delineava obiettivi, dimensioni, minacce e opportunità per lo sviluppo di un Riyal digitale, l’attuale moneta sovrana iraniana.

Nel maggio 2021, l’ex governatore della CBI Abdolnaser Hemmati disse che la banca aveva già sviluppato una “versione primordiale” di Riyal digitale. L’attuale capo del CBI, Ali Salehabadi, ha detto all’inizio di questo mese che la banca possiede le infrastrutture e le regolamentazioni necessarie per lo sviluppo di una CBDC.

Una promessa per il futuro

Come detto, la possibilità di creare una valuta digitale centralizzata è una questione che sempre più istituzioni nazionali e internazionali stanno tenendo in considerazione, specialmente nell’ultimo periodo.

In particolare, i paesi in via di sviluppo sembrano le realtà più desiderose di proiettarsi in un futuro fatto di asset digitali e criptovalute.

Pur mantenendo la maggior parte degli aspetti positivi delle criptovalute tradizionali, come Bitcoin ed Ethereum, le CBDC sono destinate a rappresentare uno strumento decisamente più stabile dal punto di vista del valore di mercato.

Bypassato l’elemento della volatilità del valore proprio della valuta digitale classica, e ancorate alla corrispondente valuta nazionale, le CBDC possono seriamente rappresentare l’anello di congiunzione vincente tra i circuiti finanziari tradizionali e il mondo blockchain.

Sulle orme del valido esperimento cinese dello Yuan digitale, l’Iran è pronto dunque a cimentarsi in questa nuova sfida a cui tutta la community crypto guarderà certamente con curiosità e fiducia.