La posizione del Bitcoin nei mercati finanziari è passata dall’essere quella di una riserva di valore a diventare una protezione contro l’inflazione: recentemente, lo stato deflazionario di Bitcoin è diventato significativo anche nei confronti del dollaro americano. Con oltre il 90% dei Bitcoin esistenti già in circolo, l’inflazione della criptovaluta ha toccato l’1.8%, un nuovo record al ribasso. Al contrario, l’inflazione del dollaro americano ha continuato ad aumentare, toccando il valore di 6.8% nel 2021: il valore più alto dal 1982. Pertanto, il tasso di inflazione di Bitcoin risulta essere 3.7 volte più basso di quello del dollaro americano.

Perché l’inflazione del Bitcoin è inferiore?

Bitcoin è stato creato per essere una valuta deflazionaria, con una riserva totale di 21 milioni di Bitcoin, ed un meccanismo di halving teso a dimezzare periodicamente le ricompense per il mining: questa insieme di elementi fa pensare che l’inflazione di Bitcoin sia destinata a diminuire ancora nel futuro, mentre quella del dollaro americano sembra destinata ad aumentare ulteriormente. Al contrario di Bitcoin, infatti, il dollaro, come ogni altra valuta FIAT, non ha una riserva totale massima, e può essere emesso a volontà dalla Federal Reserve, come è avvenuto in risposta alla crisi provocata dalla pandemia.

Tra Gennaio 2020 e Novembre 2021, 4 maggiori banche centrali, ovvero la Federal Reserve, la Banca Centrale Europea, la Banca del Giappone e la Banca d’Inghilterra hanno incrementato i propri programmi di alleggerimento quantitativo per un totale di novemila miliardi di dollari. I programmi di alleggerimento quantitativo, ricordiamo, consistono nell’acquistare bond governativi allo scopo di immettere liquidità in circolo. Si stima che tale operazione abbia portato al recente aumento dell’inflazione.

Anche per questo motivo, in molti hanno preferito spostare il proprio capitale sul Bitcoin allo scopo di salvaguardarlo dall’inflazione. La stabilità di Bitcoin, infatti, non è influenzata da rischi politici ed economici, come invece accade per le valute FIAT.

In virtù della facilità di acquisizione, il Bitcoin è diventato una delle modalità più pratiche per diversificare il proprio portfolio. Per questa ragione, la criptovaluta può essere considerata come un asset internazionale che risponde ad una domanda globale.

In conclusione, l’inflazione di Bitcoin sembra essere destinata a calare ancora, ma non si deve trascurare il fatto che nel mercato delle criptovalute continuano ad emergere nuove crypto che possono essere considerate una protezione contro l’inflazione; Bitcoin, tuttavia, sembra essere in testa tra tutte.

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