Il Giappone è ormai uno dei Paesi leader nello sviluppo di una moneta digitale della banca centrale (CBDC). Si tratta di una nuova forma di denaro digitale che potrebbe trasformare il modo la nostra concezione di denaro.
Lunedì 26 maggio 2023, la Banca del Giappone (BOJ) ha pubblicato un rapporto che riassume i risultati e le scoperte degli esperimenti sulla CBDC iniziati nell’aprile 2021.
Gli esperimenti miravano a testare la fattibilità tecnica delle funzioni e delle caratteristiche di base richieste per una CBDC. Fra queste si elencano l’emissione, la distribuzione, il riscatto e il trasferimento dei token digitali.
I prossimi passi verso l’adozione del CBDC in Giappone
Il rapporto ha anche annunciato che la BOJ lancerà un programma pilota nell’aprile 2023. Nello specifico si svilupperà un sistema che integrerà un sistema centrale, sistemi di rete intermedi, sistemi intermedi e dispositivi endpoint.
Il programma pilota testerà il flusso nei processi end-to-end delle transazioni CBDC ed esplorerà le misure e le potenziali sfide per il collegamento del sistema sperimentale con sistemi esterni, come i sistemi di pagamento al dettaglio.
La BOJ ha dichiarato che istituirà anche un Forum CBDC per discutere ed esplorare con le imprese private un’ampia gamma di argomenti relativi ai pagamenti al dettaglio tramite CBDC. Tra questi troviamo gli accordi istituzionali, le interfacce utente e le misure di sicurezza.
Si è sottolineato anche che l’emissione di una CBDC dovrebbe essere decisa in un dialogo tra istituzioni e cittadini giapponesi. Allo stesso modo, le istituzioni continueranno a prepararsi a fondo per rispondere in modo appropriato ai cambiamenti dell’ecosistema monetario del paese.
L’adozione delle CBDC è ormai un fenomeno globale, ma non mette tutti d’accordo
Il Giappone non è l’unico a perseguire lo sviluppo delle CBDC. Secondo il Consiglio Atlantico, che tiene traccia delle CBDC in 120 Paesi, 11 Paesi hanno lanciato una CBDC, tra cui le Bahamas e la Nigeria.
Nel frattempo, 18 Paesi sono in fase pilota, tra cui Giappone, India e Cina. La Cina, in particolare, è ampiamente considerata fra i precursori nell’innovazione delle CBDC. Infatti, il paese asiatico ha lanciato il suo progetto di yuan digitale nel 2014 e condotto diverse sperimentazioni in tutto il Paese.
L’Atlantic Council ha inoltre previsto che oltre 20 Paesi compiranno passi significativi verso la sperimentazione di una CBDC nel 2023. tra i paesi elenchiamo Australia, Thailandia, Brasile, India, Corea del Sud e Russia. Anche la Banca Centrale Europea probabilmente avvierà un progetto pilota il prossimo anno.
Tuttavia, non tutti i Paesi sono entusiasti delle CBDC. Negli Stati Uniti, alcuni legislatori hanno presentato proposte di legge per bloccare l’emissione di una CBDC da parte della Federal Reserve direttamente ai privati. I motivi addotti riguardano in particolare preoccupazioni sulla privacy e sulla stabilità finanziaria.
La Federal Reserve ha dichiarato di non aver ancora preso una decisione in merito all’emissione di una CBDC e che sarebbe necessaria l’approvazione del Congresso3. Il presidente della Fed Jerome Powell ha anche affermato che gli Stati Uniti non hanno bisogno di affrettarsi a lanciare un CBDC in quanto dispongono già di un sistema di pagamento sicuro ed efficiente.
Si prevede che le CBDC offrano diversi vantaggi agli utenti e ai responsabili politici. Per esempio, si potrebbero avere transazioni più rapide e meno costose, una maggiore inclusione finanziaria, una migliore trasmissione della politica monetaria e una minore dipendenza dal contante.
Tuttavia, le CBDC pongono anche sfide e rischi significativi, come cyberattacchi, violazioni dei dati personali, la disintermediazione delle banche e la perdita di sovranità monetaria.
Man mano che altri Paesi si uniscono alla corsa globale ai CBDC, resta da vedere come sapranno bilanciare innovazione e regolamentazione in questo settore emergente della finanza digitale.