Coinbase, un’importante società di criptovalute, si è unita alla resistenza contro la proposta di modifica della definizione della Securities and Exchange Commission (SEC). La SEC ha recentemente concluso il periodo di commenti pubblici, riaperto ad aprile.
Nel 2022, la SEC intendeva ampliare la definizione di exchange. Ad aprile, la Commissione ha annunciato l’intenzione di riaprire il periodo di commenti per includere nella proposta la finanza decentralizzata (DeFi) e le criptovalute. Il presidente della SEC Gary Gensler ha cercato di rispondere alle preoccupazioni degli operatori di mercato, in particolare di quelli del settore delle criptovalute.
Gensler ha sottolineato che molte piattaforme di trading di criptovalute rientrano già nell’attuale definizione di scambio, rendendo necessaria la conformità alle leggi sui titoli. La scorsa settimana la SEC ha intentato una causa accusando Coinbase di operare come borsa non registrata e di offrire titoli non registrati.
Coinbase si oppone al tentativo della SEC di incorporare le criptovalute e la DeFi nella definizione aggiornata di borsa, che si applica anche ai market maker della finanza tradizionale. La società esprime preoccupazione per l’impatto sulle borse decentralizzate (DEX).
Coinbase sostiene che la norma proposta imporrebbe requisiti irraggiungibili ai DEX. Quando creano un DEX, gli sviluppatori di solito scrivono e pubblicano il codice su una blockchain pubblica e senza permessi. Inoltre, distribuiscono token di governance che consentono ai titolari di modificare alcuni elementi del DEX.
Oltre a Coinbase, a criticare la SEC c’è la Blockchain Association
La definizione di scambio proposta dalla SEC è oggetto di critiche da parte di enti come la Blockchain Association, il DeFi Education Fund (DEF), Paradigm e membri del Comitato dei servizi finanziari della Camera. Alcuni invitano la SEC a ritirare la proposta.
Paradigm sottolinea che i DEX, in particolare quelli che utilizzano meccanismi automatizzati di market maker, operano senza intermediari. Al contrario, gli algoritmi bilanciano i pool di criptoasset, fornendo un accesso aperto ai potenziali acquirenti e venditori.
Tavonia Evans, della National Policy Network of Women in Color in Blockchain, chiede che la SEC fornisca indicazioni esplicite sull’applicazione della norma proposta ai DEX che non facilitano le transazioni crypto-to-fiat. Linee guida chiare garantirebbero che i DEX operino all’interno del quadro normativo.
Le preoccupazioni vanno oltre i DEX. Il CEO del DEF, Miller Whitehouse-Levine, suggerisce che la norma proposta rivela la preferenza della SEC per la centralizzazione, la chiusura o l’uscita dagli Stati Uniti.
La Blockchain Association, Paradigm e Coinbase accusano la SEC di aver violato l’Administrative Procedures Act durante il processo di regolamentazione. Sostengono che la modifica della norma manca di chiarezza e di una comprensione completa del suo potenziale campo di applicazione.
Paradigm ritiene che l’approccio della SEC alla proposta sia “approssimativo” e ne chiede il ritiro. Propone che la SEC rivaluti la regolamentazione della DeFi attraverso un’analisi economica approfondita e il coinvolgimento del settore.
Lo scontro tra Coinbase e la SEC riflette le sfide e i dibattiti in corso sulla regolamentazione delle criptovalute, sottolineando la necessità di linee guida più chiare e di un processo decisionale collaborativo.