Clear Junction, prestatore di soluzioni di pagamento per Binance in Europa, ha cessato di prestare i propri servizi al noto exchange. Nel merito del motivo di ciò, Clear Junction ha affermato che questa decisione è stata presa in conseguenza delle recenti restrizioni imposte da parte della Financial Conduit Authority (FCA), organismo di regolamentazione inglese. Di seguito la traduzione del disclaimer presente sul sito di Clear Junction:

“Clear Junction conferma che non faciliterà più i pagamenti riguardanti Binance. La decisione è stata presa seguendo il recente annuncio della Financial Conduit Authority, secondo cui Binance non è autorizzato a mettere in atto attività regolamentate nel Regno Unito. Abbiano deciso di sospendere sia i pagamenti in GBP che in EUR, e non faciliteremo più depositi o ritiri in favore o a nome della piattaforma di crypto trading. Clear Junction agisce nel pieno rispetto delle norme e delle linee guida FCA nel merito della gestione dei pagamenti di Binance.”

In sostanza, la FCA ha proibito a Binance di intraprendere qualsiasi attività che sia soggetta a regolamentazione senza aver prima ottenuto una espressa licenza. Pertanto, Clear Junction ha deciso di cessare i rapporti con Binance allo scopo di adeguarsi a tale provvedimento.

Binance utilizzava i servizi di Clear Junction allo scopo di processare sia i pagamenti SEPA che quelli della rete inglese Faster Payments Service (FPA); ora, senza Clear Junction, l’exchange si è trovato costretto a sospendere temporaneamente i ritiri tramite FPA.

Oltre a ciò, U.Today riporta che dopo l’annuncio della FCA, anche le banche Santander UK e Barclays hanno iniziato a proibire ai propri clienti il trasferimento di denaro verso Binance.

Il Regno Unito non è l’unico stato ad aver messo in dubbio la legittimità delle operazioni di Binance sul proprio territorio: avvertimenti simili sono avvenuti anche in Thailandia e in Giappone. E’ stato speculato che l’ondata di restrizioni verso l’exchange sia stata il risultato del grande numero di lamentele e reclami avanzate dagli investitori che avevano subito ingenti perdite durante i recenti tempi di estrema volatilità del mercato: secondo il Wall Street Journal, oltre 700 traders avrebbero assunto un avvocato allo scopo di intraprendere una class action contro Binance, allo scopo di recuperare le perdite.

Questo ulteriore colpo all’exchange più usato del mondo si aggiunge al fatto che, nella settimana scorsa, Binance ha dovuto arrestare temporaneamente i depositi provenienti sia dalla rete SEPA (Single Euro Payments Area) per ragioni dovute ad “eventi al di fuori del nostro controllo”, citando il comunicato via e-mail trasmesso da Binance.

In sostanza, sembra che ultimamente Binance navighi in cattive acque, ed è ancora poco chiaro il modo in cui le restrizioni impatteranno sulle attività dell’exchange.