BTC

Il deputato californiano del Congresso degli Stati Uniti Brad Sherman si è espresso con parole al vetriolo su Bitcoin (BTC). Ha infatti affermato che la crypto regina del mercato non ha “alcun valore sociale”. In questo senso, ha citato la mancanza di un valore intrinseco e la capacità di facilitare azioni al di fuori della legge.

Nel corso di un’intervista rilasciata alla CNBC, Sherman ha si è dichiarato dubbioso sul potenziale di Bitcoin di diventare la valuta del futuro. Nello specifico, afferma come Bitcoin abbia un vantaggio rispetto al dollaro solo perché può favorire crimini come l’evasione fiscale. Ha anche suggerito che Bitcoin non può dare alcun sostegno all’economia americana.

“Supponiamo che (Bitcoin, ndr) diventi una valuta. In questo caso, sarà solo perché può competere con il dollaro in alcuni mercati piuttosto grandi, soprattutto quello dell’evasione fiscale. È per questo che non ha alcun valore sociale. Vogliamo che la gente investa in attività che siano costruttive per l’economia americana”, ha dichiarato.

La possibilità di vietare Bitcoin

È interessante notare che Sherman, che ha spinto per mettere fuori legge Bitcoin, ha ammesso che al momento è quasi impossibile mettere al bando questo asset. Ha però osservato che con le giuste mosse, il governo può riacquisire un certo controllo su questa coin

La cosa fondamentale è imporre alle crypto le leggi “know your customer” (riguardante la raccolta di dati degli utenti a fini di legge, ndr) e “antiriciclaggio”. Una volta che è chiaro che queste leggi sono state stabilite, la crypto perde l’unica cosa che aspira ad essere, e cioè competere con successo con il dollaro avendo un vantaggio sul dollaro”, ha aggiunto.

Secondo il legislatore, se Bitcoin viene regolamentato con successo, potrebbe perdere parte del suo interesse perché le leggi riveleranno l’incapacità dell’asset di competere con il dollaro.

Il potere di BTC

In generale, Sherman fa parte dei legislatori statunitensi che chiedono a gran voce di vietare Bitcoin perché, a suo dire, ci sono interessi troppo forti dietro l’adozione di BTC. A causa di questa capacità, Sherman ritiene che il governo non possa attualmente vietare l’asset.

“Non credo che arriveremo a un divieto in tempi brevi. Il denaro per le lobby e per i contributi alle campagne elettorali funziona, altrimenti la gente non lo farebbe; ed è per questo che non abbiamo vietato le crypto. Non l’abbiamo vietata all’inizio perché non ci siamo resi conto che era importante, e non l’abbiamo vietata ora perché ci sono troppi soldi e potere dietro”, ha detto.

In passato, Sherman ha paragonato il Bitcoin allo schema Ponzi, notando che gli investitori acquistano l’asset solo per rivenderlo a prezzi più alti.

Vale la pena di notare che la senatrice del Wyoming Cynthia Lummis ha presentato al Congresso degli Stati Uniti una proposta di legge completa sulla regolamentazione delle crypto. I leader che sostengono gli asset digitali hanno sostenuto che le crypto devono essere regolamentate e non vietate.

L’aspetto normativo ha suscitato anche l’interesse della Casa Bianca, che ha commissionato uno studio sullo sviluppo di questi asset. Su questa linea, l’amministrazione del presidente Biden ha anche sollevato la preoccupazione che il mining di crypto come Bitcoin possa ostacolare gli sforzi in corso per combattere il cambiamento climatico, citando l’impatto dell’asset digitale sull’ambiente.