In un recente comunicato stampa, la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB), ente che si occupa della vigilanza e regolazione sul mercato immobiliare italiano, ha dichiarato che Binance non avrebbe autorizzazione ad operare in Italia. Per la precisione, il comunicato afferma:

“La Consob avverte i risparmiatori che le Società del ‘Gruppo Binance’ non sono autorizzate a prestare servizi e attività di investimento in Italia, nemmeno tramite il sito www.binance.com le cui sezioni denominate ‘derivatives‘ e ‘Stock Token‘, relative a strumenti correlati a cripto-attività, sono risultate in precedenza redatte anche in lingua italiana. Si richiama, quindi, l’attenzione del pubblico su tale circostanza e si invitano, più in generale, i risparmiatori a usare la massima diligenza al fine di effettuare in piena consapevolezza le scelte di investimento […]. Si invita, inoltre, a prestare la massima cautela nell’effettuare operazioni su strumenti correlati a cripto-attività (crypto-asset) che possono comportare la perdita integrale delle somme di denaro utilizzate. […] È, in ogni caso, importante che i risparmiatori siano informati che le operazioni su strumenti correlati a cripto-attività possono presentare rischi non immediatamente percepibili, per la loro complessità, per l’elevata volatilità dei prezzi di tali strumenti nonché per i malfunzionamenti e gli attacchi informatici cui possono essere soggette le infrastrutture informatiche utilizzate per tali operazioni.”

La risposta di Binance in merito è stata la seguente: “Siamo consapevoli del comunicato pubblicato da CONSOB e possiamo confermare che […] ciò non avrà alcun impatto diretto nei confronti dei servizi erogati su Binance.com. Abbiamo un approccio collaborativo nei confronti degli enti di controllo e prendiamo gli obblighi di conformità molto seriamente. Cio stiamo tenendo attivamente al passo di cambiamenti nelle politiche, regole e leggi in questo nuovo ambiente”.

La situazione nel resto del mondo

A seguito di crescenti preoccupazioni nel merito del mercato delle criptovalute come strumento di riciclaggio di denaro ed altre attività illegali, diversi enti nazionali in tutto il mondo hanno bannato Binance, oppure hanno emesso una diffida nei confronti dell’exchange. Il 25 Giugno, l’FCA, ente di controllo inglese, ha proibito a Binance l’esecuzione di qualsiasi attività soggetta a regolazione, provocando lo scioglimento dei rapporti tra l’exchange ed il fornitore di servizi di pagamento Clear Junction. Prima di ciò, all’inizio di quest’anno, l’FCA aveva proibito le attività di trading riguardanti i derivati delle crypto, a causa dei rischi che tale tipo di attività comportano. Negli ultimi mesi, anche gli enti di Thailandia, Giappone, Germania e Stati Uniti hanno iniziato a prendere di mira Binance: l’ente tedesco BaFin ha affermato in Aprile che Binance rischiava una multa per aver offerto servizi legati agli “stock tokens” senza aver pubblicato un prospetto per gli investitori. Nel mese scorso, le banche sudafricane hanno bloccato l’acquisto di criptovalute presso gli exchanges impedendo il processamento di pagamenti verso di essi da parte di carte di credito e di debito. Anche in Cina, negli ultimi tempi, si è assistito ad una progressiva e decisa stretta sulle criptovalute, sia sotto il punto di vista del trading che del mining.